Il decreto del gambero

Niente tagli di plessi, per ora. La norma contenuta nel decreto 154 che prevedeva la chiusura a partire dal prossimo anno scolastico delle scuole con meno di 50 alunni, a quanto pare è stata emendata all’ultimo momento in Senato.
Se ne riparlerà l’anno prossimo e sono molti i paesini che tirano un sospiro di sollievo.

Certo che una legge che ha bisogno di aggiustamenti di questo tipo da l’impressione di essere una legge poco ”pensata”, frutto più di una mediazione fra interessi elettorali di parte che della volontà di rispondere a reali interessi del Paese.

Sarebbero una cinquantina i plessi scolastici con meno di 50 alunni nella nostra provincia. Pare però che quelli appartenenti a Comuni inseriti nelle Comunità montane fossero già esclusi dal decreto, in virtù del passaggio dell’articolo 3 del decreto 154 che ha previsto di «garantire la permanenza delle istituzioni scolastiche nelle aree montane, nelle piccole isole, nonché nelle aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche».

Il 154 è titolato «Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali». Brutto vizio quello di infilare provvedimenti che non c’entrano nulla con l’argomeno della legge, alla faccia della “semplificazione normativa”.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche