I genitori scrivono a sindaco e assessore

“Paghiamo le tasse a Roè e, non per libera scelta, spendiamo altri soldi per far frequentare i nostri figli a Salò. Ci pare giusto che l’Amministrazione comunale ci venga incontro rimborsandoci parte delle spese che a causa dei recenti aumenti finiscono con l’incidere parecchio sul bilancio familiare”.
Le firme in calce sono una decina, ma i bambini coinvolti sono molti di più: una cinquantina forse.
Sono i pargoli ed i ragazzini di Roè Volciano che frequentano Scuola dell’Infanzia, quella Primaria e quella Secondaria di primo grado, in quel di Salò. Si tratta di Materna, Elementari e Medie, per chi non avesse ben presenti i nuovi ordini di scuola... almeno fino a che restano quelli.

“A Roè Volciano, dopo la somministrazione di un questionario che a molti di noi non è arrivato perchè i nostri figli frequentavano già da un’altra parte, è stato deciso di organizzare il tempo scolastico su sei giorni settimanali – lamenta questa bella fetta di genitori volcianesi -. Ne proviene che per esigenze lavorative e di organizzazione familiare noi siamo costretti a far frequentare i nostri figli da un’altra parte, dove è stata accettata l’organizzazione su cinque giorni con più rientri pomeridiani. Chiediamo a sindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione di Roè un incontro per poter affrontare e risolvere questo problema”.

La vicenda non è nuova. Recente è piuttosto la decisione dell’Amministrazione salodiana di aumentare le rette di iscrizione alla mensa scolastica per i “non residenti”, la maggior parte dei quali, per i problemi sopra esposti, sono proprio di Roè Volciano: 350 euro per la scuola dell’Infanzia, 200 per la Primaria e 100 per la Secondaria... a questi esborsi vanno ad aggiungersi il costo del pasto giornaliero, senza sconti per gli “esterni”, ed il trasporto “fai da te” per tutti quanti sono residenti altrove.

Un salasso per molte delle famiglie coinvolte, molte delle quali con due figli.
“Ci pare giusto che l’Amministrazione comunale di Roè Volciano partecipi alle spese, visto che la stessa si trova di fatto in difetto nel fornire i servizi mentre tutti i residenti, noi compresi, contribuiamo a finanziare lo sviluppo del paese" affermano i genitori firmatari della petizione.
Per esempio? "La costruzione della nuova scuola Primaria da poco inaugurata, il trasporto con lo scuolabus ecc.. Servizi dei quali i nostri figli non usufruiscono”.

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