Proroga sportiva al divieto di balneazione

Si può fare una gara di nuoto in un lago nel quale è vietata la balneazione? La domanda, provocatoria è vero, però del tutto pertinente, l’abbiamo posta al sindaco bagosso Marco Scalvini nel giorno della seconda edizione della Lake Swim, la competizione natatoria sulla lunga distanza che domenica ha coinvolto una trentina di atleti nella parte “alta” dell’Eridio.
Quattro chilometri di veloci bracciate fra la sponda trentina, Anfo e la spiaggia di Ponte Caffaro che hanno visto prevalere lo specialista iseano Andrea Olivieri fra gli uomini ed una straordinaria Elisabetta Dasoli di Gardone Riviera fra le donne, 14esima assoluta davanti all’altra rappresentante del “gentil sesso” Mara Erbranati.

Diciamo subito, per sgomberare il campo da equivoci, che nessuno di loro e nemmeno fra gli altri nuotatori ha accusato malesseri. E che nemmeno c’è stato chi si è lamentato di pizzicori sulla pelle o cose del genere.
Tutto è andato per il meglio insomma, grazie alla perfetta organizzazione curata dalla Pro loco, dall’Agenzia turistica, dall’amministrazione comunale, dal neonato Circolo nautico “Ander” e da un nutrito gruppo di volontari.

Quella domanda però resta: si può?
Scalvini non è certo il tipo che si tira indietro se c’è da polemizzare, ed è anche l’uomo giusto da interpellare visto che della salute dei suoi cittadini è il primo responsabile: “Certo che si può. Voglio proprio vedere se c’è qualcuno che ha da ridire sul fatto che abbiamo permesso a questi atleti di immergersi nel nostro lago” ci ha risposto, per poi rilanciare: “Anzi, lo abbiamo fatto apposta per provocare eventuali reazioni.
Poi semmai andiamo a vedere com’è che noi abbiamo tutti gli scarichi a norma e l’acqua del lago invece non lo è, sempre che sia vero”.

Quel “forse” non è buttato lì a caso. Riprende una vecchia polemica: la normativa prevede che essendo stata dichiarata la non balneabilità per un anno intero, il divieto deve essere esteso anche per l’anno successivo, anche se magari l’acqua è pulita.
Va poi aggiunto che sulla costa trentina del lago non c’è nessun divieto ai tuffi. Difficile davvero a questo punto capire, a di là delle legittime ordinanze e delle temporanee revoche, se un abluzione nel lago faccia male alla salute oppure no.

 “Una querelle che non deve mettere in secondo piano il valore atletico della Lake Swim o dell’Extreme Triathlon della Valle Sabbia di cui fa parte, insieme alla 24h di Idro di mountain bike e alla Blumon Marathon” puntualizzano gli organizzatori.
Vero.

Dietro al fortissimo Andrea, che ha vinto nuotando per 52 minuti e 46 secondi, è arrivato Paolo Fantoni mentre la piazza d’onore è stata conquistata da Gilberto Butturini. Tutti bravi i concorrenti al via, nessuno dei quali ha avuto bisogno di ritirarsi, nemmeno per il prurito.
Quanto all’Extreme Triathlon il migliore è risultato essere per la seconda volta Francesco Capretti, fortissimo atleta di Vobarno, terzo alla 24 ore di Idro correndo da solo, 35esimo alla massacrante Blumon Marathon.
In questa speciale classifica fra le donne ha prevalso l’eclettica Mara Ebranati.

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