Confortola: «Mai più sul K2»

Sono atterrati a Malpensa intorno alle 22.35 di venerdì sera Marco Confortola ed il nostro Roberto Manni, Il primo su una sedia a rotelle per il congelamento ai piedi patito sul K2. "Non tornerò più sul K2 né sull' Annapurna - ha detto il valtellinese in una piccola conferenza stampa nella saletta dell'aeroporto -. E' andata bene una volta...".

Il K2 lo ha segnato psicologicamente e fisicamente: Durante l'incontro con i giornalisti, l'alpinista ha tenuto a precisare che quella sul K2 non era una spedizione improvvisata. "Era stata pensata bene. E tutti i compagni con cui sono salito erano alpinisti seri". Undici di loro hanno perso la vita lassù. Ma questo è il K2, una montagna micidiale, forse la più difficile in assoluto, che ha un primato sinistro: su quattro persone che la scalano, una perde la vita.
"Ora voglio curare i miei piedi. voglio tornare in Valfurva e ritrovare la mia gente", ha detto l'alpinista.

Anche il vestonese Roberto Manni, che solo per un soffio non ha vissuto l’inferno scatenatosi sul K2 (aveva mollato poche ore prima, già oltre gli Ottomila, perchè stava male) nella notte ha potuto raggiungere Pinzolo in compagnia della moglie Lorella con la quale gestisce l'Hotel "Ai Mughi".
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente questo sabato mattina e ci ha detto che ha bisogno di un paio di giorni di assoluto riposo per recuperare sullo stress subito che gli ha causato non pochi problemi fisici.
Lo incontreremo nei prossimi giorni e ci faremo raccontare per bene la sua esperienza.

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