Catasto unico regionale degli impianti termici

La Regione Lombardia fin dallo scorso anno (DGR 5117) ha istituito il catasto unico regionale degli impianti termici e lo ha reso obbligatorio ed operativo per tutti (amministratori condominiali, manutentori, proprietari e affittuari) dal 1 gennaio di quest’anno.

Purtroppo, gli enti pubblici preposti non stanno assolutamente facendo nessuna campagna di informazione per far conoscere alla cittadinanza le incombenze che sono a carico di tutti i proprietari e/o conduttori di impianti termici autonomi inferiori ai 35Kw.

Si tratta di questo. Oltre al già conosciuto obbligo per il proprietario e/o conduttore di procedere ogni due anni ad eseguire una manutenzione dell’impianto con verifica del rendimento dell’impianto stesso ed analisi dei fumi di combustione da trascrivere sul libretto di impianto, la normativa regionale, sopra richiamata, prevede che la notifica dell’avvenuta manutenzione venga inserita dal manutentore, entro i quindici giorni del mese successivo all’esecuzione, all’interno del catasto per gli impianti termici.

È opportuno, pertanto, che tutti i proprietari e/o conduttori di immobili dotati di impianto di riscaldamento o di pompa di calore con potenzialità inferiore ai 35Kw, controllino sul libretto di caldaia che deve essere presente nell’abitazione, l’esecuzione dell’ultima operazione di manutenzione e di controllo della combustione; laddove sia stata eseguita da meno di due anni, programmino per tempo la prossima, se invece è già trascorso il limite dei due anni, l’operazione deve essere eseguita immediatamente.

In entrambi i casi il proprietario e/o conduttore deve aver cura di accertarsi che il manutentore che esegue le manutenzioni sia ditta certificata e che provveda all’iscrizione dell’impianto nel catasto regionale.

Il mancato invio della dichiarazione di avvenuta manutenzione è passibile di sanzione ai sensi della Legge regionale 26/01.

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