Mamme del Chiese, lettera aperta al presidente di Ato Brescia

Sig. Aldo Boifava,
la polemica innescata dalle sue affermazioni, espresse nel contesto del tavolo tecnico del 2 settembre scorso, relativo alla depurazione del lago di Garda in cui lei, fra l’altro, fa specifico riferimento alle mamme del Chiese merita da parte nostra una doverosa replica.

Ringraziamo innanzitutto il sindaco di Montichiari Marco Togni, che rendendo pubblica la videoconferenza di chiusura del tavolo tecnico relativo alla depurazione dei comuni afferenti la sponda bresciana del lago di Garda, ha permesso anche a noi mamme del Chiese   di farci una precisa opinione sul modo in cui, “ai piani alti”, relativamente a questo progetto,  vengono condotte  le trattative e quanto poco interesse ci sia nei confronti delle popolazioni e dei  territori che subiranno le conseguenze di scelte scellerate che demagogicamente qualcuno vuol far passare per necessarie e convenienti.

Ma in particolare, Sig. Boifava, ci hanno offeso le critiche da lei sferrate al mondo ambientalista che a ragione contesta questo progetto e nello specifico a quanto afferma in merito al nostro operato,  perché in quella frase percepiamo una punta ironica di maschilismo che non accettiamo, soprattutto da una persona che riveste un ruolo istituzionale qual è il suo.

Lei afferma: “...perché io che sono papà e sono nonno, quando leggo articoli con i cortei delle mamme del Chiese preoccupate per la salute del futuro, mescolando tematiche che sono quelle dei depuratori con quelle di altre situazioni che si sono verificate sul Chiese, permettetemi... io soffro. Faccio fatica ad affrontare con questa metodologia il compito che mi è stato assegnato…”

Beh! Sig. Boifava forse le è sfuggito che NOI mamme e nonne autrici di questa lettera, abitiamo lungo il fiume Chiese e ne conosciamo la bellezza, ma purtroppo anche tutte le criticità. Criticità che riteniamo corretto evidenziare nei nostri scritti e nelle nostre azioni perché giustificano la grande apprensione che nutriamo per la salute ed il futuro dei nostri figli. Non si tratta quindi di “mescolare tematiche” ma addurre argomenti a supporto di tesi che dovrebbero far riflettere anche quei papà e quei nonni che non sanno vedere oltre il proprio orticello, mentre più che mai ora occorre pensare ed agire con una visione lungimirante.

Un altro punto del suo intervento che di certo non le fa onore, sig. Boifava, è quando invita i nostri sindaci a prendere le distanze dai propri concittadini e ad agire senza tener conto delle loro richieste. Inaudito da parte di chi pretende dagli altri il massimo rigore affinché si stia “su un binario istituzionalmente corretto” fare uno scivolone del genere! Invito che riteniamo essere assolutamente inopportuno considerato il ruolo di rappresentanza che Lei ricopre nei loro confronti.  Che oltre quaranta sindaci, che Lei rappresenta, abbiano espresso contrarietà a questo progetto dovrebbe invece indurla a ben altre considerazioni rispetto al ruolo che ricopre.   

Noi intanto continuiamo a ribadire con forza che dopo la terribile esperienza del Covid-19, che ha duramente colpito il territorio bresciano, la recente moria delle api, lo scempio dei fanghi di depurazione, le numerose discariche e siti industriali inquinanti e i nitrati presenti nel nostro territorio riteniamo NON SIA ASSOLUTAMENTE PIU’ ACCETTABILE un utilizzo sconsiderato delle nostre terre! Esigiamo dati certi e comprovate garanzie per il nostro futuro.

Cogliamo invece l’occasione per ringraziare sentitamente i nostri sindaci e tutti i tecnici che, in un contesto non certo facile, hanno dimostrato di essere tenacemente coerenti con le tesi portate avanti in questi lunghi e difficili mesi e si dimostrano più che mai vicini ai loro concittadini. Saremo uniti più che mai nell’azione di contrasto ad un progetto assurdo e inutile.

Per le mamme del Chiese
Piera Casalini – Roberta Caldera

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