«Un'interpellanza a tutela della salute»

Le mamme del Chiese e del Garda ci scrivono in merito all’interpellanza presentata nei giorni scorsi dal deputato M5S Alberto Zolezzi ai ministri dell’Ambiente e della Salute in merito al progetto dei maxi depuratori del Garda.

In particolare al ministro Costa se intende «rinnovare uno studio delle fonti di pressioni del lago; se intenda chiarire la situazione attuale di stato chimico ed ecologico del lago stesso, del suo bacino e dei bacini interessati dai progetti esposti, come quello del Chiese»

Al ministro della Salute Speranza «se intenda acquisire il referto epidemiologico de iComuni interessati dalle proposte progettuali a partire dai dati relativi alle malformazioni congenite e dai dati oncologici».

Per l'on. Zolezzi, «il tema della depurazione può essere affrontato, in prospettiva di breve termine con l’ammodernamento del depuratore di Peschiera, in quella di medio termine valutando la costruzione sulla sponda bresciana di eventuali altri depuratori che scarichino a lago», accompagnati da sistemi di «recupero del fosforo, rinaturazione delle coste, separazione delle acque nere da quelle bianche, censimento degli scarichi abusivi».

Ecco la lettera.


Finalmente un’interpellanza “PER” la tutela della salute, del territorio e dell’ambiente!

Grazie all’on. Zolezzi che, dimostrandosi all’altezza del proprio ruolo parlamentare, ha colto la gravità della situazione che via via sta montando intorno al progetto della depurazione del Garda! Progetto che si trascina ormai da lungo tempo e che deve SI trovare una soluzione urgente, ma giusta e rispettosa delle istanze di chi ha come primo ed unico obiettivo la tutela e il risanamento ambientale.

Dall’esame di tutti i documenti disponibili l’On. Zolezzi ha cucito un’interpellanza molto dettagliata in cui sono ben analizzati e approfonditi tutti gli aspetti critici e controversi di una questione che sarebbe di facile soluzione se il vero obiettivo fosse il bene delle comunità e l’attenzione alle criticità dei territori per ricercarne le migliori soluzioni.

La questione del Garda, invece, assume spesso  toni grotteschi quando coloro che si ostinano a non voler guardare in faccia la realtà dei fatti, in maniera presuntuosa e pretestuosa continuano imperterriti a recitare i loro mantra, paventando un imminente disastro ecologico e puntando su un progetto che, se tutto andrà liscio, troverà soluzione non prima di un decennio e pervicacemente ignorando di essere smentiti in molte delle loro affermazioni dai dati e dalle relazioni tecniche depositate anche presso il Ministero.

Auspichiamo inoltre che, così come richiesto dall’Onorevole nella sua interpellanza, il Ministero prima di prendere una decisione definitiva acquisisca ed analizzi i referti epidemiologici dei Comuni interessati dalle proposte progettuali, specificatamente relativamente alle malformazioni congenite e all’ incidenza tumorale. Dati ritenuti assolutamente prioritari e che non possono essere ignorati, soprattutto nei territori già sottoposti ad un indice di pressione così elevato come quello che caratterizza purtroppo le nostre terre. Non farlo, sarebbe un atto di grande superficialità, nonché di irresponsabilità verso le future generazioni.

Noi mamme del Chiese e del Garda siamo davvero fiduciose che questa volta, nella Cabina di Regia, si vorrà veramente dimostrare che si è in grado di trovare la soluzione più naturale e opportuna.

In rappresentanza delle mamme del Chiese : Roberta Caldera, Piera Casalini
In rappresentanza delle mamme del Garda:  Paola Pollini

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