Pur se in forma ridotta, l'edizione 2020 della rassegna "San Rocco in Musica" ha ricevuto anche quest'anno significativi riconoscimenti di pubblico e di critica
L'ultimo concerto in programma, che si è tenuto sabato scorso a Bagolino nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, ha infatti confermato l'alto livello qualitativo dei musicisti e della loro proposta musicale, recepito dal pubblico che ha presenziato numeroso e partecipe.
Il concerto in cartellone proponeva il duo afro-jazz Dudu Kouaté alle percussioni e voce, e Guido Bombardieri ai fiati, in un repertorio di brani caratterizzati da una commistione di musica contemporanea e di musica tradizionale africana, sintetizzati nel progetto musicale che porta il titolo di "Pensieri Africani", una proposta musicale che riscuote da tempo molto apprezzamento sia di pubblico che di critica.
Il repertorio dei due musicisti ha proposto brani originali composti da Guido Bombardieri suonati con vari strumenti, sassofono clarinetto flauto, espressione di avanguardie musicali jazzistiche, e brani tradizionali, frutto della ricerca musicale di Dudu Kouaté sulla musica del Senegal e di altri Paesi africani, suonati con vari strumenti a percussione, a fiato, a corda, e accompagnati con voce.
"Pensieri Africani" è il risultato di una lunga collaborazione tra due musicisti di talento e di grande esperienza musicale, riconosciuti a livello internazionale.
Guido Bombardieri è noto nel mondo jazzistico e vanta numerosissime collaborazioni con musicisti e gruppi musicali e una cospicua produzione discografica; Dudu Kouaté è un'autorità nel suo settore, le percussioni africane, di cui è anche docente, e vanta anch'esso collaborazioni e riconoscimenti internazionali.
Il concerto che il Duo propone è estremamente coinvolgente; si snoda attraverso un dialogo tra i due musicisti e i loro strumenti, che si integrano in un campo musicale variegato, spaziando dal jazz alla tradizione strumentale e vocale africana, in cui confluiscono suoni diversi e diverse modalità stilistiche ed esecutive, dal sax penetrante di Bombardieri al tamburo evocativo di Kouaté, dal clarinetto al flauto traverso, ai tamburi, a percussioni classiche e non convenzionali in un vario mix di tutti i suoni ritmici possibili.
Tra i pezzi in repertorio, il più intenso e drammatico è certamente "Gorée, l'Isola degli Schiavi in Senegal, il Paese di Dudu Kouaté, dove per tre secoli si consumò la tragedia della tratta negriera; qui vi transitarono milioni di africani strappati alle loro terre per essere venduti come schiavi; il brano composto da Guido Bombardieri canta la storia di quel vergognoso commercio. Inizia con suoni sparsi, che introducono la voce dolente del sax, che accompagna il cammino degli schiavi ritmato dal tamburo; le porte si chiudono sulla libertà negata di quegli uomini, donne, bambini separati dalle loro famiglie, divisi per sempre, privati della loro identità ; gli ultimi slanci di libertà si dissolvono in un urlo di dolore e addio. È un brano denso di pathos, esaltato dalla padronanza assoluta della tecnica strumentale dei due musicisti e da una profonda empatia con le vittime dell'antica storia brutale che devastò il continente africano, ma che ancora persiste nelle forme attuali di nuove schiavitù.
Così il sassofonista raffinato, interprete di avanguardie musicali che nel jazz trovano il terreno ideale per esprimersi in libertà e autonomia esaltando la propria tecnica e creatività individuale, e il percussionista erede della tradizione musicale africana, portatore del patrimonio culturale della sua terra, fondendo le loro identità e sensibilità musicali, hanno creato un nuovo linguaggio che mentre conserva la tradizione, la arricchisce, la rinnova, la consegna ai tempi presenti e futuri.
"Pensieri Africani" è un'esperienza sonora e visiva, impossibile separare l'ascolto del suono dalla visione del corpo che trae quel suono dallo strumento, le note cercate nei recessi metallici dei fiati e strappate al silenzio dello strumento, o le note incalzanti cavate dalle profondità dei tamburi dal gioco velocissimo e sapiente di mani antiche, eppure vive nel presente.
Molto bene dunque anche il finale di questa rassegna musicale. Soddisfazione tra gli organizzatori per la buona riuscita della manifestazione, nonostante le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, e già pronti per la programmazione di "San Rocco in Musica 2021"; auspicabilmente nella sede naturale, la Chiesa di San Rocco in Bagolino, con la sua ottima acustica e lo splendido scenario degli affreschi quattrocenteschi di Pietro da Cemmo.
La rassegna "San Rocco in Musica 2020" è stata organizzata da Pro Loco di Bagolino in collaborazione con l'Associazione Culturale Habitar in sta terra e la Parrocchia di Bagolino, con il patrocinio del Comune di Bagolino e della Comunità Montana di Valle Sabbia. Direzione artistica del violinista Daniele Richiedei.
Nelle foto di Luciano Saia: Dudu Kouaté e Guido Bombardieri nel concerto "Pensieri Africani" (Bagolino, Rassegna" San Rocco in Musica", 16 agosto 2020)