Concerto della banda «Viribus Unitis»

Le ultime settimane per la banda Viribus Unitis di Gavardo sono state particolarmente intense. A completamento di una primavera da ricordare, che ha consegnato alla storica ensemble la qualifica di secondo livello nella prova definita di «classificazione» (una giuria di esperti stabilisce, in base a diversi criteri qualitativi e quantitativi, il settore di appartenenza di un gruppo nel panorama bandistico), è arrivata un'apertura d'estate densa di impegni: il 2 giugno il concerto nel chiostro della chiesa gavardese di Santa Maria, emozionante non solo per l'ambientazione e la coincidenza con la Festa della Repubblica, ma anche per la dedica a Gabriele Gosetti, indimenticato strumentista della Viribus (suonava il basso) deceduto nel 2007; a seguire ancora esibizioni ad Adro, Poggio Rusco e Rudiano, che hanno regalato grandi soddisfazioni al maestro Ruggero Bosio e ai suoi musicisti. Adesso tocca alle ultime due "sfide" della stagione estiva, entrambe da giocare in casa: stasera alle 20.45 l'appuntamento è nel parco del Vecchio Mulino, mentre venerdì 18 luglio alla stessa ora la banda sarà in piazza Don Enrico Guerra a Soprazocco. «Poi tireremo il fiato per un po' - dice il presidente Fulvio Zambelli -, ma a fine agosto torneremo pronti ad affrontare un autunno ancora impegnativo. Abbiamo già due inviti importanti e intendiamo riproporre lo stage di perfezionamento sperimentato nel 2007, perciò ci sarà molto da fare». Zambelli è stato da poco riconfermato alla guida della Viribus, insieme ai consiglieri Silvia Folli, Pierluigi Vezzola, Vittorino Abastanotti, Mario Poletti, Renato Grumi e Carlo Veneziani: è questo il direttivo deputato a guidare il gruppo fino al 2011. «Arriviamo da tre anni molto pieni - prosegue Zambelli -: oltre alle normali attività musicali, ci siamo impegnati per rinnovare il parco strumenti, per cambiare le divise e per valorizzare i giovani, attraverso il Com e i corsi ad esso propedeutici, che sembrano aver raggiunto ottimi risultati, anche grazie alla collaborazione con la direzione didattica e l'Anbima, la nostra associazione di categoria. Quel che più conta però è che siamo riusciti nel nostro principale intento, che è quello aggregativo. Vogliamo continuare su questa strada, cercando di coinvolgere sempre di più la comunità locale nelle nostre iniziative e puntando ad un ulteriore miglioramento qualitativo, che ci permetta di farci conoscere fuori dai nostri confini tradizionali attraverso concorsi importanti e raduni di livello. E c'è pure il 120° anniversario di fondazione, in arrivo nel 2010. Insomma, siamo già proiettati in avanti. Per il momento però non possiamo dimenticare di ringraziare chi ci ha aiutato ad arrivare fin qui: il Comune, la Comunità montana, la parrocchia e tutti i cittadini».

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