Rischio multe salate per i Comuni in infrazione UE

Quattro procedure di infrazione aperte per l'Italia, nelle quali la provincia di Brescia è inclusa con ben 66 Comuni, di cui 21 messi in mora e 45 con procedure aperte per il ricorso, non ancora giunte ad un verdetto.

È il bilancio delle infrazioni comunitarie relative alla depurazione, che rischiano di costare moltissimo ai contribuenti, costretti a pagare un pesante surplus in bolletta a causa delle penali per le irregolarità dei depuratori. A Brescia, infatti, il rischio di multa per infrazione comunitaria vale 2,7 milioni al giorno.

Della situazione del comune di Muscoline, attualmente in fase di ricorso, avevamo già scritto qualche giorno fa; gli altri Comuni valsabbini e limitrofi che si trovano nella medesima situazione sono Bagolino, Gavardo, Vobarno e Paitone, Prevalle e Serle (questi ultimi dismessi, ma non riconosciuti dall'UE).

Già in fase di messa in mora, invece, il comune di Sabbio Chiese.

“Notate i comuni del Garda in infrazione (zero) e quelli lungo il fiume Chiese” commenta al riguardo il Comitato ambientalista gavardese Gaia, mettendo nel calderone anche l'ipotesi di realizzazione del maxi depuratore.

“Oltre allo stratosferico aumento delle bollette per finanziare e poi mantenere l'opera, i bresciani dovranno pagare pure le multe perché i depuratori lungo il fiume resteranno in infrazione mentre aspettano i comodi dei gardesani?

I valsabbini (e i gavardesi in primis) si troveranno bollette salate, il depuratore del Garda in casa, il fiume Chiese distrutto e in più le multe da pagare per comodi altrui. Un affarone, non c'è che dire”.

Il prossimo 24 luglio è in programma una fiaccolata sul fiume Chiese, cui aderirà anche il Comitato Gaia, per ribadire ancora con forza il “no” al maxi depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari.

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