Una festa ricorda i restauri alpini

L’edificio di culto di cui stiamo per parlare è in realtà molto antico, ma non è del tutto scorretto affermare che nelle prossime ore sarà al centro di una festa organizzata per il diciottesimo anno di vita. Parliamo della chiesetta alpina di Sabbio Chiese dedicata a Sant’Onofrio, che negli anni Ottanta del secolo scorso era ormai ridotta a un autentico rudere. Fortunatamente si è verificato il prezioso intervento di restauro effettuato dagli alpini sabbiensi, che in 3 anni di duro lavoro, offrendo volontariamente circa 5.000 ore d’impegno e fatica, l’hanno fatta rinascere.
E domani, il tempietto che sovrasta l’abitato di Sabbio e il Santuario della Madonna della Rocca festeggerà appunto, con le penne nere, la «maggiore età», il 18esimo anno trascorso dalla rinascita avvenuta nel 1990.
Il cartellone si aprirà domani sera alle 20 con la celebrazione della messa (ovviamente in Sant’Onofrio) dedicata ai caduti, e proseguirà alle 20.30 col concerto del coro «La Rocca» diretto dal maestro Tarcisio Scalvini. «A seguire - anticipa Rudy Baruzzi, capogruppo degli alpini di Sabbio Chiese, appartenenti alla super sezione Monte Suello di Salò - inizierà la serata danzante accompagnata dalla tradizionale gara di piumino».
Le penne nere sabbiensi sono circa 150, e contano pure su una quarantina di «amici». E alle 10 di domenica torneranno in azione con l’alzabandiera davanti a Sant’Onofrio, seguito alle 11 dalla messa celebrata da don Giovanni Lamberti, accompagnata dai canti della «Schola cantorum» sabbiense che, diretta dal maestro Primo Franzoni, festeggia quest’anno i primi 80 anni di vita.
Alle 12 ci sarà lo spiedo con polenta, mentre il pomeriggio offrirà intrattenimenti vari seguiti alle 16 dall’esibizione della fanfara alpina di Villanuova e, dopo le finali del torneo di freccette, dall’estrazione, alle 18, dei premi in palio con la sottoscrizione.
Alle 19 ci sarà l’ammainabandiera, ma poi la festa continuerà con la serata danzante, mentre sarà sempre in funzione lo stand gastronomico. Una annotazione: nelle due giornate sarà possibile vedere una mostra dedicata al paese realizzata da insegnanti e studenti della elementare.

M.PAS. da Bresciaoggi

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