Bruciare bene per respirare meglio

Si è svolta lunedì sera, 16 dicembre, presso la sala riunioni del municipio di Storo, una interessante serata dal titolo “Bruciare bene per respirare meglio”.

A relazionare per primo il personale di APPA (Agenzia Provinciale Protezione Ambiente) che ha riportato i risultati del monitoraggio della qualità dell'aria a Storo ed in Trentino, evidenziando le criticità della combustione della legna e l'importanza di un giusto trattamento sia in fase di accensione che di utilizzo.

I ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore hanno invece presentato i risultati della prima parte della ricerca che stanno conducendo, nell'ambito del progetto europeo BB-CLEAN, proprio sul territorio di Storo.

Importantissimi i dati sin qui raccolti e che saranno confrontati con i nuovi test che saranno effettuati nel mese di gennaio 2020. Già si può affermare comunque che, rispetto alle rilevazioni di APPA svolte cinque anni fa, la situazione è migliorata.

Da ultimo è intervento il comandante dei vigili del fuoco di Storo, Alessandro Giacco, che - insieme ai suoi uomini – ha raccolto e riportato i primi dati sull'applicazione del Regolamento Canne Fumarie introdotto circa due anni fa dal Comune di Storo: il numero degli interventi per incendio canne fumarie è sensibilmente calato, a testimonianza delle ripetute azioni persuasive praticate a più livelli dagli stessi pompieri.

Dal canto loro il sindaco Luca Turinelli e l'assessore Butchiewietz hanno ringraziato Appa, Università e gli stessi vigili del fuoco per la loro testimonianza e per il loro lavoro, rivendicando le azioni poste in essere nell'ambito di questi anni (incentivi sostituzioni caldaie e miglioramento energetico, regolamenti canne fumarie, sensibilizzazione costante della popolazione con serata ed iniziative varie) che sembrano aver dato i frutti sperati, consapevoli che il cammino è ancora lungo e serve l'impegno concreto di tutta la popolazione per migliorare le condizioni di vita di tutti noi.

“Di certo, è necessario il comportamento responsabile e consapevole di tutti, perché finché ci sarà qualcuno - è stato ripreso e ribadito - che utilizza la stufa o la cucina come inceneritore domestico, è chiaro che gli sforzi di tutti rischiano di essere vanificati”.

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