Il Santuario di Paitone accoglie le Sorelle dell'Immacolata

Il prossimo 14 dicembre verrà ricordato con gioia e riconoscenza dalla Comunità di Paitone, ultimo paesino della Valle Sabbia e noto per il piccolo gioiello del Santuario Mariano, noto anche ai pellegrini che vivono più lontano.

Quel giorno il paese intero, ma anche tutte le persone legate al Santuario accoglieranno le nuove Suore che si prenderanno cura dell’Eremo, dopo un anno ormai da quando le Figlie del Sacro Cuore di Gesù hanno lasciato il testimone ad alcune volonterose famiglie, che si sono prese cura del Santuario alternandosi nei turni e accogliendo pellegrini, singoli e gruppi.

Si tratta di Suor Josephin, Suor Maryann e Suor Yuliana della Congregazione “Sorelle dell’Immacolata”, ordine fondato dal sacerdote riminese don Domenico Masi (1880-1964).

Proprio perché centrata su Maria, la spiritualità delle Sorelle dell’Immacolata mette al centro dell’esistenza personale e comunitaria il Mistero di Cristo, incontrato e riconosciuto ogni giorno nell’Eucaristia. Oggi le Sorelle sono impegnate nell’Evangelizzazione, nella catechesi e nella promozione di associazioni di uomini e donne che condividono la loro spiritualità e la loro missione. 

Provenienti da Rimini, le sorelle verranno accolte con una Messa in Santuario questo sabato, 14 dicembre, alle ore 18.
La Messa sarà preceduta da un ritiro spirituale condotto da Monsignor Canobbio, che avrà inizio alle ore 15 con un filo rosso che si lega all’arrivo delle Sorelle: “La Madre di Gesù, donna Eucaristica” e trova la sua naturale sede nel piccolo Santuario.

Dopo la Messa ci sarà un rinfresco aperto a tutti nel salone dell’Eremo. Dalle 17 alle 20.30 il Comune metterà a disposizione un servizio bus gratuito che partirà da via S. Giulia, in piazza del Comune, di fronte all’oratorio.

E per permettere a tutti di conoscere le nuove Sorelle anche la Messa di domenica 22 dicembre le vedrà protagoniste: verranno presentate alla Comunità parrocchiale alle 10.30, con la Messa presieduta dal Vicario episcopale territoriale don Leonardo Farina.

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