I chirotteri di Cariadeghe

Capita raramente di imparare dalla notte, frequentando la scuola. Quando questo accade, però, l’esperienza si fissa indelebile nella memoria. Provino gli adulti di oggi a rovistare fra i neuroni e scopriranno che è proprio così. Fortunati dunque i ragazzini undicenni di Quinta della Primaria “Serafino Gnutti” di Serle, che proprio in questi giorni hanno concluso la loro esperienza alle elementari con una singolare esercitazione notturna fra le creature della notte per eccellenza, i pipistrelli.

Il Consorzio per la gestione del Monumento Naturale Altopiano di Cariadeghe, infatti, che si cura della straordinaria oasi naturalistica dominata dal Monte Ursino alle spalle del paese, li ha invitati ad assistere e a partecipare al “monitoraggio chirotteri” previsto per quest’anno.
Attività che fa parte del progetto “Terra, cielo e ambiente” finanziato dall’Amministrazione comunale serlese, condotta in collaborazione con l’Università dell’Isubria che si occupa in questo caso di analisi, gestione e conservazione della biodiversità.

Mercoledì scorso, partendo alle 20 e 30 dal parcheggio degli Alpini, guidati da Gianbattista Tonni del Consorzio di Cariadeghe e dall’esperta in chirotteri Stefania Mazzaracca, i ragazzini hanno raggiunto l’”Omber en banda al Bus del Zel”, dove si è aggiunta loro anche la responsabile del monitoraggio per conto dell’Università dell’Insubria Martina Spada.
L’attenzione prestata dai ragazzi nei confronti delle spiegazioni degli esperti, unita alla suggestione della lezione notturna, lascia ben sperare sul futuro dei piccoli mammiferi delle caverne, la cui sopravvivenza è indispensabile per il permanere del delicato equilibrio dell’ambiente in cui vivono, loro e gli uomini.

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