04 Ottobre 2019, 10.27
Storo
Agricoltura

Castanicoltori a Messa prima del raccolto

di Aldo Pasquazzo

La tradizionale funzione è stata celebrata qualche giorno fa a Riccomassimo di Storo. Buone previsioni per la quantità di castagne, un po’ meno per la qualità, data la carenza di piogge


“La vespa cinese è sotto costante controllo e l'insetto predatorio  viene al contempo tenuto a margine dai castagni. I riscontri di questi ultimi tre anni sono confortanti”. A dirlo è Massimiliano Luzzani, che dell’Associazione Castanicoltori del Chiese, fondata nel 2012 - i cui soci sono ora  un’ottantina - è il presidente.

Non più tardi di qualche giorno fa alcuni di loro si sono ritrovati a Riccomassimo (piccola frazione di Storo abitata da non più di una cinquantina di persone) per partecipare alla celebrazione della Messa che precede di qualche giorno il raccolto che si andrà a fare.

A celebrare la funzione, dentro la piccola chiesa di San Carlo Borromeo, il reverendo arciprete don Andrea Fava. “Un tempo – a parlare è lo stesso Luzzani – si benedivano persino le pertiche in uso per abbattere i ricci dall'albero, come anche le scale per salirvi e le ceste in cui raccogliere ricci e marroni”.

Per quanto concerne la stagione in corso le previsioni sembrano preannunciare un buon raccolto dal punto di vista della quantità mentre la qualità – dovuta alla carenza di piogge – non si preanuncia  proprio al top. “ Da quanto emerge – aggiunge Luzzani -  castagne e marroni al momento non sembrano avere le dimensioni degli altri anni. La scarsità d'acqua ha sicuramente influito su questo ” .

Il presidente parla poi del vivaio allestito dall'associazione nelle adiacenze del torrente Sorino, dove il tutto sta andando per il meglio. “Un’esperienza da sostenere e portare avanti” è quanto invece fa sapere il presidente di Agri 90' Vigilio Giovanelli, nella cui coop solo lo scorso anno ne sono confluite oltre 100 quintali, soglia che quest'anno potrebbe anche essere superata.

L'ex sindaco di Storo aggiunge poi: “Già domenica prossima in occasione del Festival della Polenta ci sarà l’esposizione e la degustazione delle novizie raccolte in anteprima dalle parti di  Lodrone e rosolate alla staffa”.

L'area in cui le castagne fanno bella mostra di sè è quella tra Valdaone e Riccomassimo, Darzo, Lodrone e la zona Fontane, alle spalle dell'ex convento dei frati Cappuccini a monte di Condino.

Da queste parti, in epoche diverse, i proprietari a turno facevano la guardia alle piante. Già prima che il sole sorgesse stazionavano sotto e nel circondario onde evitare che i passanti si chinassero a raccogliere quanto nel corso della notte era caduto dai rami.

La zona alta di Cà Rossa vanta una buona produzione di castagne, che attira di frequente i raccoglitori. Anche a Darzo la vigilanza non conosce tregua e lungo le  ravvicinate alture, appena sopra il paese, dalle 6 alle 19 c'è sempre allerta con qualcuno che vigila dall'alba all'imbrunire sotto le proprie piante.





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