Rinnovamento in salsa trentina per Benedetto

Più o meno un anno fa, abbiamo registrato con dispiacere l’uscita di scena di Benedetto Girelli, autentico istrione dei fornelli e alfiere appassionato della cucina povera valsabbina, il primo cuoco bresciano a «bucare» il video di «Mamma Rai» nei programmi dell’affiatata coppia formata da Ave Ninchi e Luigi Veronelli, quei format originali e benemeriti che negli anni Sessanta aprirono agli italiani le cucine del Belpaese.
E quando Benedetto si è concesso la meritata pensione, abbiamo apertamente temuto che la sua lezione si perdesse, che con lui andasse definitivamente in archivio una cucina di solida tradizione, soprattutto capace di valorizzare le farine, le carni, i formaggi della valle del Chiese.

Anche per questa ragione abbiamo atteso più d’una stagione per far visita e provare la nuova gestione che, senza mutare insegna, ha raccolto l’eredità del vulcanico folletto valsabbino. Era infatti tanto il timore d’una cocente delusione e troppo vivo il ricordo dei ravioli con la puina, delle uova sode con la salsa di peperoni, dell’altrove introvabile, unico Bagoss. Siamo così entrati con più d’un timore nello storico locale di Barghe, apparentemente immutato ma dal quale sono ovviamente sparite le stimmate «benedettine» come le sue fotografie, i paioli appesi ed i magnum d’annata di Chateau D’Yquem poggiati qua e là.

In compenso lo chef quarantenne che ha accettato la sfida di subentrare ad uno dei mostri sacri della nostra ristorazione ha intelligentemente scelto di non avviare immediatamente la rivoluzione d’un totale cambio di rotta, ma di proporre almeno per ora una doppia linea: quella fedele alla tradizione locale con piatti come il «pestom» con la polenta, i malfatti al burro e salvia, i casoncelli al Bagoss e il maiale con la «tiragna» e un’altra di novità, senza stravolgimenti ed anzi di misurata rilettura delle preparazioni consolidate, con carne, pesci e crostacei, di mare o d’acqua dolce, spesso d’ispirazione trentina e con l’uso di prodotti tipici, come il radicchio dell’orso, delle valli vicine.
Un mix che, pur ancora bisognoso d’un po’ di rodaggio, si fa già apprezzare. E parecchio.


BENEDETTO
- Voto: 13,5/20
- Prezzo: 45 Euro
- Indirizzo: Via Nazionale, 17 Barghe
- Telefono: 0365.84140
- Chiuso: Martedì

I PUNTEGGI:
fino a 10/20 mediocre o cattivo;
da 10 a 12/20 da sufficiente a discreto;
da 13 a 14/20 buono;
da 15 a 16/20 molto buono, curato;
da 17/20 in su eccellente

Dalla rubrica "A tavola" di Aldo Corte & Filippo Mori - Giornale di Brescia

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