17 Luglio 2019, 08.00
Eventi

A Bocca Cablone la benedizione della Madonnina dei Sentieri

di Gianpaolo Capelli

Questa domenica, 21 luglio, tra Bondone e la Valvestino sarà posizionata e benedetta la nuova statua, che andrà a sostituire quella decapitata da ignoti nei mesi scorsi 


In occasione del 22° appuntamento, il 21 luglio a Bocca Cablone (1730 metri), sui confini del comune di Bondone e della Valvestino, sarà posta la nuova statua della Beata Vergine, accanto a quella decapitata nei mesi scorsi da ignoti con un gesto vandalico e inqualificabile, che ha avuto ampio risalto anche sulla stampa.
 
A benedire la nuova statua, uguale alla precedente, è giunto dal Perù Padre Marcello Corazzola, nativo di Tres, Val di Non, confratello del compianto missionario bondonese Padre Faustino Cimarolli, a cui il piccolo luogo di culto è dedicato nella sua Memoria.
 
Padre Marcello - 84 anni, ancora attivo presso la missione di Lima a cui è affidato - tra i tanti ricordi della sua vita di missionario in Perù ha quello della sua salita sullo Huascaran, la montagna più alta delle Ande, fino a 6400 metri.
 
Tanta la gente salita a Bocca Cablone, negli anni, a pregare per il missionario scomparso nel 1995 e sepolto a Lima, tra i suoi peruviani che ha tanto amato, profondendo per loro tutte le sue energie spirituali e fisiche: lunghi i percorsi a cavallo, anche di tre giorni, per visitare le parrocchie a lui affidate, spesso in compagnia del confratello, il Vescovo di Huari Monsignor Dante Frasnelli, nativo di Dardine, che a 94 anni vive a Lima.
 
Anni fa, come tanti altri confratelli, era salito a Bocca Cablone a celebrare la Santa Messa in ricordo dell'amico e confratello Padre Faustino, ricordando l'incontro in udienza con Giovanni Paolo II, ora Santo, in Vaticano il 31 agosto 1980.
 
Nella foto che ritrae i due missionari con il Papa si nota tutto l'amore con cui il Santo Padre stringe loro le mani.
 
Ritornando alla missione di Padre Faustino in Perù svolta sulle Ande, intorno ai 4000 metri, i più passati ad Huacrachuco, l'intraprendente missionario ha fatto di tutto: agronomo (insegnando quando appreso dalla famiglia paterna contadina di Baitoni), costruttore di chiese - quella di Huacrachuco è stata recentemente restaurata da don Vincenzo Lucarelli, suo successore. 
 
Padre Faustino si è fatto promotore di petizioni, allora, presso il governo, per ottenere ruspe e materiali per allargare e costruire strade,che corrono a strapiombo sulle Montagne Andine - diminuendo i tempi biblici di percorrenza - sempre pericolose, lo sanno i parenti di Padre Faustino,che lo hanno visitato in Perù.
 
Forte il ricordo che ha lasciato tra la sua gente, tanto che il 25 agosto 2008, ad Huacrachuco, gli è stato dedicato un monumento, benedetto con una grande festa popolare da Monsignor Dante Frasnelli. Padre Faustino ha trascorso tutta la sua vita missionaria in Perù, dal 1949 al 1995.
 
Ogni anno le generose offerte raccolte tra i presenti vengono subito girate ai missionari della congregazione di San Giueppe Marello, alla quale ha appartenuto Padre Faustino, per le tante opere di bene, specialmente per i giovani allo sbando,  nella realtà quotidiana peruviana... niente lavoro, come ricorda Padre Marcello, ma alla mercè di falsi miraggi, che li fanno cadere nella droga e nella delinquenza.
 
Nella Santa Messa celebrata da Padre Marcello,si spera anche con la presenza di Don Maurizio Gottardi, nativo di Magasa, per tanti anni missionario in Brasile ed ora valente collaboratore a Pietramurata (TN), ricorderà tutti gli amici andati avanti che hanno collaborato negli anni a costruire questo piccolo Santuario.
 
Proprio in questi giorni è scomparso l'alpino Lino Zaninelli,sempre presente: fu lui che portò nello zaino la prima Madonnina sulla mulattiera fino a Bocca Cablone, fu lui che donò al Missionario Hanghel Dante il suo capello d'alpino... ora in Perù.
 
I famigliari di Padre Faustino ringraziano gli enti, le associazioni che hanno contribuito al riacquisto della statua, tutti i collaboratori del comune di Bondone, i gruppi alpini di Bondone e Baitoni, gli amici della Valvestino, che da alcuni anni, con la loro cucina da campo, fanno degustare salamelle, formaggio tombea e polenta “Cusa” ai presenti e devolvono il ricavato alle Missioni.
 
Raggiungere Bocca Cablone è semplice: dalla parte di Bondone si sale con la macchina all'Alpo, si posteggia in località Plagne e si sale a piedi o in bici dalla vecchia mulattiera della grande guerra, in poco più di mezz'ora si è a bocca Cablone, all'intersezione della strada che sale dalla Valvestino, passando da Cima Rest e lì si incontrano chi sale dalla parte bresciana. 
 
Da Bocca Cablone si gode di una vista meravigliosa sulle montagne che circondano la Valvestino, e se la giornata è limpida sul Lago di Garda fino alla penisola di Sirmione. Non bisogna dimenticare che Tombea, il “Giardino delle Alpi”, è a pochi minuti dove la prorompente fioritura dei fiori endemici di questo periodo riempirà gli occhi degli splendidi colori che la natura offre e che circonda la “ribenedetta” Madonnina dei Sentieri.
 
“Madonnina dei Sentieri... sei stata posta qui 21 anni fa, per ricordare il nostro Missionario Padre che con il suo apostolato, laggiù in Perù, ha fatto conoscere Dio al Popolo Andino.
 
Sei stata ribenedetta in questo 22 appuntamento a Bocca Cablone,sempre nel ricordo del Nostro Missionario di Bondone... Ora Lui è lassù in cielo a TE vicino... preghiamo che protegga le nostre famiglie... i nostri giovani e tutti noi che abbiamo bisogno del tuo Aiuto Divino! Ave Maria".
                                                                                    
Nelle foto:
- Madonnina dei Sentieri (2012) Padre Hanghel Dante, Don Bruno Armanini, Don Giulio Bogna
- 2017, Don Andrea Fava, Padre Marcello Corazzola, Angelo Cimarolli (nipote di Padre Faustino), i gagliardetti alpini 
- 2011, il compianto Padre Bernardino Filosi, Don Claudio Delpero, Il Superiore dei Giuseppini Padre Piscopo, Padre Marcello Corazzola, il compianto Sindaco di Bondone Graziano Scalmazzini, Angelo Cimarolli 
- Il Vescovo Monsignor Dante Frasnelli con Padre Bernardino Filosi e Don Palmiro Crotti.  


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