25 Maggio 2019, 09.00
Val del Chiese
Bondone

Il Castello San Giovanni riapre ai visitatori

di Gianpaolo Capelli

Il maniero che domina il Lago d’Idro, sulla sponda trentina nei pressi di Baitoni, a metà strada sulla provinciale che porta a Bondone, riaprirà i battenti ai primi di giugno 


Grande la soddisfazione dell'Amministrazione comunale di Bondone per l'incremento dei visitatori di anno in anno. Come dichiarato dal sindaco Gianni Cimarolli e dall'assessore Chiara Cimarolli, nell'estate 2018 ben oltre 5100 persone, di cui molti stranieri, hanno varcato il ponte levatoio del castello, per una visita più che soddisfacente, come risulta anche dagli appunti lasciati sul libro all'ingresso della torre.
 
La posizione del Castello San Giovanni è magnifica: dallo sperone di roccia su cui si erige, la vista può spaziare su quanto lo circonda: proprio sotto il castello il biotopo, riserva naturale protetta, che confina con Idroland e il parco realizzato dal Comune di Bondone prospiciente il lago, e le verdeggianti campagne di Baitoni di Darzo e Storo, dove la coltura delle patate nostrane e quelle del granoturco del “Nostrano di Storo”, la fanno da padrone.
 
La vista si spinge a sud ovest fino alla Rocca d’Anfo e più sopra le montagne di Bagolino e il Maniva. A Ponte Caffaro si incontrano il fiume Caffaro e il Chiese, e sulla destra di Lodrone domina il Castello Santa Barbara della Casata dei Conti Lodron. A nord lo sguardo spazia sulla Valle del Chiese fino ed oltre Pieve di Bono circondata dalle montagne.
 
Il Castello San Giovanni è ricco anche di storia. Costruito sullo sperone di roccia “Roca de Sommo Laco”, come si legge all'entrata della torre, il motivo principale della sua posizione  era quello di rendersi inattaccabile dai nemici e inaccessibile con la sua collocazione strategica.
 
Il castello fu costruito attorno al XII secolo, contemporaneamente ad altri castelli dei Conti Lodron, nella valle del Chiese: il castello Santa Barbara di Lodrone e il Castel Romano di Pieve di Bono.
 
Fu baluardo dei confini meridionali del Principato vescovile di Trento. Nel Duecento erano già possessori i Lodron del ramo di Lodrone e nei secoli sono tanti i personaggi che ne furono proprietari.
Tra i tanti illustri personaggi che soggiornarono al Castello merita menzione Giorgio Frundsberg, considerato il “Padre dei Lanzichenecchi”, che pernottò al San Giovanni dal 13 al 16 novembre 1526 e sposò Anna dei Lodron.  
 
Nel 1527 il Frundsberg, con i suoi 15000 uomini scese in Italia e fino a Roma rendendosi responsabile del “Sacco di Roma”. Spesso i gruppi storici dei Lanzichenecchi bavaresi, gemellati con il gruppo “Lebrac” di Storo, scelgono il Castello San Giovanni per le loro rievocazioni storiche. Il castello fu abitato fino al 1700 circa.
 
Venendo ai giorni nostri, va ricordato che il castello, dopo la guerra del 1945, rimase incustodito e servì come cava di granito agli abitanti di Baitoni per costruire le loro case.
 
In una foto degli anni '20 si può osservare che il castello era circondato da alte mura di cinta anche sul lato che guarda il lago d'Idro. Ora invece su quel lato è visibile la casa padronale con qualche rudere di mura.
Nel 1956, il Castello San Giovanni fu acquistato dal milanese Luigi Cavalli, che realizzò l'attuale strada sterrata che porta al maniero, rifacendo la casa padronale e alcuni terrazzamenti interni.
 
Con proprie risorse ricostruì ciò che altri avevano distrutto.
Dopo la sua morte, anni dopo, fu venduto dai nipoti al Comune di Bondone che, nonostante le difficoltà finanziarie, cerca di riportarlo agli antichi splendori.
 
Per chi vuole approfondire la storia del castello, è in distribuzione l'articolo, pubblicato sull'Adige il 30 maggio 2010, dello storico Professor Gianni Poletti di Storo, che da studioso, come egli è, dei Lodron va a scavare in profondità sulla storia del Castello San Giovanni di Bondone. Interessantissimo articolo.
 
Tante le leggende che circondano il castello. Si dice che ci fossero camminamenti sotterranei che congiungevano il Castello San Giovanni con il castello di Santa Barbara a Lodrone: mai trovato!
 
Non si sa se è solo leggenda il “Diritto della prima notte”, che vantavano i signorotti locali, privilegiati nel possedere le giovani sposine locali nella prima notte di nozze.
 
Il Castello San Giovanni sarà aperto al pubblico dal 1° giugno al 13 ottobre con orario giornaliero dalle 10.30 alle ore 17.30 con la presenza di un custode. Ad accogliere i visitatori nel periodo 13 luglio - 25 agosto ed a far da ciceroni ci saranno i giovani studenti di Bondone e Baitoni.
 
Ogni anno all'interno del castello ci sono mostre permanenti molto interessanti.
Raggiungere il castello è semplice: con la macchina si sale verso Bondone. A circa a metà strada nei pressi del Rio Saltù si trova il parcheggio dal quale parte la mulattiera percorribile solo a piedi, dove uno striscione segnala il percorso. 
 
Un altro percorso è costituito dal sentiero che, partendo all’inizio della strada Baitoni - Bondone, nelle vicinanze del parcheggio Miralago, costeggiando il bosco e passando sotto la rocca del Castello in pochi minuti si raggiunge l’entrata del torrione dello stesso.
 
Concludendo questo pezzo, è doveroso ricordare che la sponda del Lago d'Idro a Baitoni sotto il castello, anche quest'anno è stata insignita della “BANDIERA BLU”: certificazione che attesta il rispetto dei criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto in termini di pulizia della spiagge e qualità degli approdi turistici.
                                                                                          
Nelle foto:
- Vista Castello San Giovanni dall'alto
- Il castello visto da Idroland Baitoni
- Rievocazioni storiche dei Lanzichenecchi all'interno del castello
- Foto del 1916 con il castello cintato dalle mura e sotto il treno decauville Baitoni - Storo (foto concessa dallo storico di Condino Ovidio Pellizzari)  


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