Un grazie agli Alpini e ai volontari

“Sono orgoglioso di voi e senza la vostra presenza e impegno l’Adunata nazionale Ana di Trento del maggio scorso non si sarebbe potuta fare. Un successo riconosciuto a più livelli e che porteremo dentro di noi per sempre”.

A dirlo ad alta voce il presidente dell’Ana di Trento, Maurizio Pinamonti, che assieme a due dei suoi tre vice ( Carlo Frigo ed Enzo Merler) sono intervenuti sabato scorso a Storo E20, in occasione della rimpatriata delle quattro valli.

Poi sul grande schermo le indimenticabili immagini e testimonianze di quei quattro giorni e la doverosa conclusione con polenta carbonera, cucinata dagli stessi alpini.

Erano 600 e più coloro che da queste parti (mandamenti Giudicarie, Rendena, Ledro e Basso Sarca) avevano collaborato affinché la manifestazione nazionale potesse avere successo e tanti riconoscimenti.

Sabato sera sono stati 300 i volontari che hanno ricevuto un riconoscimento: un disegno sull’Adunata di Fabio Vettori, attestato, medaglie , foto ricordo e tanti applausi.

A rappresentare le istituzioni la vice sindaco di Storo Stefania Giacometti e i colleghi di Giunta Luca Butchiewitz e Francesco Giacomolli nonché l'assessora arcense alle politiche sociali Livia Girelli, il sindaco di Castel Condino Stefano Bagozzi e il delegato di Pieve di Bono- Prezzo Celestino Boldrini.

“Impegnati con ruoli diversi, noi di Arco all’Adunata nazionale eravamo una quarantina e anche stasera qui a Storo ci siamo quasi tutti” avvertiva la Girelli. Gli fa eco Bagozzi che, oltre a diversi suoi concittadini a fare onore alla festa, poteva pure contare su una autorevole rappresentanza nell'ambito della fanfara di Pieve di Bono.

Sono stati loro ad aprire e chiudere la manifestazione con tante esecuzioni, tra cui l'inno al Trentino e la marcia Giudicarie. Dal canto suo la Giacometti saluta e ringrazia e si dice onorata di aver potuto accogliere e ospitare in una sola volta tanti alpini. Dello stesso avviso il capogruppo di casa Enzo Giacomolli, al quale spetta organizzare a settembre il 90° della propria sezione. “Noi di Storo come numero (220) siamo i secondi in Giudicarie e un grazie lo devo a tutti quanti, compresi coloro che a Trento si sono impegnati. Tra questi i due Gianni Grassi e Berti, Elio Scarpari, Mauro Zocchi e i due Ferrari”.

A fare onore anche una “quota rosa” che indossa cappello e felpa sezionale. Stiamo parlando di Claudia Cimarolli, di Bondone, che a Trento era addetta alla sorveglianza lungo Viale San Severino. “A manifestazioni e adunate cerco sempre di esserci, magari in compagnia del mio capogruppo Sergio Valerio” e dà appuntamento a giugno nella sua Bondone. Dario Pelizzari, di Valdaone, delegato Ana per le Giudicarie, plaude alla buona riuscita della serata: “Manifestazione ben organizzata e riuscita che fa morale e onore a tutti quanti”.

Orgoglioso di esserci e partecipare anche Annibale Rigatti, di Nago, che di anni ne ha 86. Guarda caso lo accompagna la moglie che poi è una Baratella di Storo. “Pur essendo trentino di Tenno a Storo è la prima volta che ci vengo ma tanto onore all'organizzazione e alla vostra polenta” dice Roberto Guella.

Ultima e non meno importante conclusione all'assessore di casa Luca Butchiewietz: “Direi che come alpini e istituzioni Storo ha risposto bene a questo importante incontro e mi auguro che sia così anche in occasione del 90° sezionale di San Maurizio a settembre per il quale già si manifesta interesse, impegno e mobilitazione”.

Nelle foto, di Lara Bondoni, il presidente Pinamonti e la fanfara di Pieve di Bono

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