26 Febbraio 2019, 06.57
L'opinione

Il diritto di sputare

di Luca Rota

A cosa serve l’ideologia se uccide il senso critico? Portare avanti un’idea non equivale a tifare, e tifare non equivale mai a ragionare


Agire per partito preso evita di avere una propria opinione, di esprimere un pensiero, giusto o sbagliato che sia.
Sarebbe forse opportuno dichiararsi a priori né pro né contro, prima di aver vagliato ciò che un progetto propone, ha in mente di proporre, vorrebbe fare.

Asserendo che le posizioni della fazione che sosteniamo siano sempre giuste ed immacolate, si finirà con l’essere dei tifosi, dei sostenitori, mentre per crescere servono dei critici.

Perché la critica serve proprio a migliorare, correggere gli errori, andare oltre.

Bisognerebbe dichiararsi sempre a priori né pro né contro a seconda dei casi, scegliendo di ragionare con la propria testa, valutando gli episodi, le storie e gli accadimenti.

Intendiamoci, parteggiare è cosa umana, ma uccidere il senso critico in noi è tutt’altra cosa. Soppesare un po’ tutto, senza lasciarsi fomentare, senza vendersi ad idee preconfezionate o dettate da chissà chi.

Per dirla con le parole di Camus: “prendete una verità, portatela con cautela ad altezza d’uomo, guardate chi colpisce, chi uccide, cosa risparmia, cosa elimina, annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi di cadavere, assaggiatela tenendola un po’ sulla lingua, ma siate sempre pronti a sputarla immediatamente. L’uomo libero è questo: il diritto di sputare”.




Commenti:
ID79777 - 26/02/2019 10:13:10 - (Leretico) - L'ideologia e il senso critico

L'ideologia è un sottosistema della verità. E' proprio lo strumento di chi non ha mai avuto voglia di capire, né di approfondire, mezzo per orientarsi rispetto alle cose del mondo, orientamento cristallizzato. Scegliere ciò che l'ideologia asserisce sui fatti che accadono è la cosa più comoda, semplice, facile, a portata di mano. Non occorre tentare sillogismi, opinare sulle premesse, verificare che i termini medi delle deduzioni siano effettivamente distribuiti tra premessa maggiore e conclusione. Non si deve "faticare" insomma. Il risultato è sempre la semplificazione delle cose, è il trasferimento del cervello prima nella pancia e poi, per i più strenui, anche più giù.

ID79779 - 26/02/2019 12:04:41 - (genpep) -

sagge parole Luca Rota, molto sagge ma per troppa gente troppo difficili da capire tanto che se cambi opinione ti chiamano subito voltaggabbana. Figurarsi poi se cambi il voto....

ID79786 - 26/02/2019 18:48:46 - (Dru) - Non ho molto tempo, ma...

Eppure soppesare tutto è un’ideologia e lo è anche guardare chi colpisce. Come la mettiamo?

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