06 Febbraio 2019, 10.00
Sanremo 2019

I primi dodici sul palco

di Davide Vedovelli

Il nostro “Spaccadischi” recensisce a caldo per Vallesabbianews i primi dodici artisti che ieri sera si sono esibiti sul prestigioso palco dell’Ariston 


Riflettori accesi, si alza il sipario e il Festival della Canzone Italiana ha inizio. 
 
Provo un esperimento per Vallesabbianews, ossia la recensione a caldo del Festival. Oggi recensiamo i primi 12 artisti... ho anche io una certa sensibilità e andare oltre mi metterebbe in difficoltà. Non me ne vogliate se alcuni giudizi risulteranno affrettati o errati, ma a volte proprio a caldo emerge l'essenza delle canzoni e si lasciano in disparte i fronzoli.
 
Sul palco capitan Baglioni, Claudio Bisio - visibilmente e giustamente emozionato - e Virginia Raffaele aprono le danze, anche se il primo sketch tra i conduttori funziona così e così.
 
A prendere il palco per primo è il bresciano Francesco Renga, che però fatica a trovare l'intesa con un pezzo non particolarmente adatto e, diciamolo, abbastanza debole.
 
Tocca poi a Nino D'Angelo e Livio Cori, che omaggiano la canzone napoletana. Non so se ci sia stato un piccolo problema tecnico, ma l'audio non era eccezionale; sicuramente il fatto che io non conosca la lingua napoletana non mi ha aiutato. Da risentire con calma.
 
Nek porta una ventata di energia, o almeno un venticello, che scalda l'Ariston. Di mestiere ne ha e anche il pezzo è ben costruito. Potrebbe giocarsela.
 
Arriva poi la canzone che affonda le radici nell'indie con gli Zen Circus.Subito ci accorgiamo che arriva il primo testo con un contenuto e una volontà di provare ad emozionare davvero e scavare un poco di più.  Quando impugna la chitarra esce il loro vero Dna. Per ora i migliori.
 
A dieci anni dal loro esordio tornano a Sanremo Il Volo. Nella canzone c'è lo zampino di Gianna Nannini. A metà tra il pop e la musica lirica impressionano per tecnica ma non riescono ad arrivarmi davvero. Pronto il nuovo tormentone e possibile candidato per il podio. Tecnica impeccabile, ma a me non basta.
 
Minigonna e capelli blu, tocca ad una grande artista che sicuramente non passa inosservata: Loredana Bertè. Voce graffiante e la giusta dose di cattiveria ed aggressività... ecco cosa mancava a tutti gli altri, la credibilità. Lei lo è!
 
Claudio Bisio e Virginia Raffaele cominciano a prendere il ritmo e a sciogliersi.
 
Sul palco il primo ospite, Andrea Bocelli. Ne approfitto per fare i pop corn e una "pausa tecnica", che la serata si preannuncia lunga. Per ora però, ed è buon segno, non necessito ancora di caffè. 
La prima impressione è che sul quel palco, dopo l'egemonia di Carlo Conti, sia tornata protagonista la musica. Vero, non sempre di livello, ma almeno sappiamo a che gioco stiamo giocando. Mentre penso a questo mi si bruciano i pop corn e questo influenzerà negativamente i prossimi giudizi. Non me ne vogliano i cantanti.
 
Pubblicità e poi arriva un pezzo da novanta: Daniele Silvestri. A dirigere l'orchestra una mia vecchia conoscenza, il maestro Enrico Gabrielli, già Calibro 35, Targa Musica da Bere. Tra gli autori la gran penna di Manuel Agnelli. La squadra c'è e la partita la vincono. La classe si vede. Il testo parla alla pancia e alla testa.
 
La qualità sta aumentando con il passare della serata. Buon segno... ma temo che il trend prima o poi si interrompa.
 
È la volta di Federica Carta e Shade. Pezzo che finge di strizzare l'occhio al rap per approdare sulle facili spiagge del pop melodico sanremese. Ve l'avevo detto che il trend si sarebbe interrotto. Torniamo nell'abisso... con maschera e bombola d'ossigeno e una dose di insulina per l'eccessiva quantità di zucchero.
 
È il turno di Ultimo, sento solo mezza canzone perché mia moglie aveva messo su La7, forse in cerca di Mentana per bilanciare un po'... però bene così, perché la seconda metà della canzone è più che sufficiente.
 
Ospite numero 2. Pierfrancesco Favino. Simpatico siparietto con Virginia che, anche se non riesce a mettersi le cuffie, porta a casa il risultato all'insegna del vecchio motto "the show must go on". Brava, non era facile ma ha tenuto duro e quasi non si è avvertito il piccolo disguido tecnico.
 
Il microfono a Paola Turci. Senza infamia e senza lode. Se fossimo a scuola direi la famosa frase che sempre ci siamo sentiti dire "è bravo ma può fare di più"... lancio con paracadute da altezza di due metri e materassone morbido sotto... insomma, ci siamo capiti.
 
Bisio cita il Club Tenco e qui mi commuovo. Invita sul palco Motta, che alcuni se lo ricorderanno alla batteria con i Criminal Jokers a Musica da Bere ad accompagnare Nada. Da risentire anche lui, ma sai quando hai l'impressione di vedere la persona sbagliata nel posto sbagliato...
 
Ultima fatica con i BoomDaBash che causano il primo litigio familiare. Per me è no, come direbbero ad un famoso talent, ma qualcun altro sul divano è in disaccordo. Secondo voi che cd avremo domani in macchina?
 
Ai posteri e a voi l'ardua sentenza. 

In foto i conduttori Claudio Baglioni,Virginia Raffaele e Claudio Bisio (Ansa)



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