Salta la fiaccolata, ma la pace resta nel cuore

Fiaccolata che non si è però svolta a causa del maltempo, ma che ha avuto una sua rappresentazione simbolica all'interno della Chiesa di San Giorgio, dove si è tenuta la cerimonia sul tema della pace.

Tutte le manifestazioni sono state organizzate dalla Parrocchia di Bagolino in collaborazione con le ACLI Provinciali di Brescia; hanno aderito le associazioni di volontariato e di arma del paese, la Scuola Primaria e Secondaria, le classi di Catechismo, il gruppo corale Le Cantorine, il Coro di Bagolino; nel corso della cerimonia sono stati raccolti generi alimentari, destinati alla Caritas zonale.

La cerimonia per la pace è stata aperta da un canto religioso delle Cantorine, il piccolo grande gruppo corale di voci bianche con accompagnamento musicale, ormai sempre presente nelle manifestazioni più significative della liturgia, e anche in ambito laico. Lo svolgimento della cerimonia ha previsto quindi vari momenti di riflessione religiosa, morale e civica, proposti attraverso la preghiera, messaggi video, cartelloni, rappresentazioni simboliche sulla pace e la solidarietà fra i popoli: la condivisione del cibo, la coesistenza pacifica tra popoli diversi, il Padre Nostro recitato in lingue diverse, a sostegno di un'idea forte, quella dell'impegno personale per la pace e la solidarietà.

Così l'immagine del grano simbolo del cibo, l'arcobaleno con i colori della bandiera della pace, la bussola che indica la direzione per intraprendere un cammino di fratellanza e pace, riconducono a quell'idea di impegno personale da costruire fin dalla giovane età. E tantissimi infatti erano i bambini e i ragazzi responsabilizzati nell'organizzazione della cerimonia, che ha visto coinvolte anche le catechiste e le mamme nel complesso lavoro di ideazione e preparazione delle iniziative.

Alcuni momenti intensi hanno caratterizzato la cerimonia, partendo dalla fiaccolata simbolica all'interno della chiesa, che ha visto sfilare nel buio i bambini con i lumini accesi, stringere le mani delle moltissime persone presenti, consegnare i generi alimentari accompagnati dal canto "Fratello Sole, Sorella Luna", interpretato in modo toccante dal Coro di Bagolino, consegnare alle associazioni di volontariato un seme da coltivare presso le loro sedi come simbolo di impegno verso la pace.

La cerimonia si è conclusa con le note dell'Alleluja di Leonard Cohen, cantato dal Coro di Bagolino; è seguito un rinfresco presso l'oratorio, offerto dagli Alpini. Un ringraziamento particolare è rivolto al parroco don Paolo Morbio, motore di tutte le iniziative parrocchiali, e a tutti coloro che collaborano per realizzarle.

La manifestazione, che pur ha avuto una precisa impronta religiosa, era aperta a tutta la società civile, a tutta la gente di buona volontà, chiamata ad assumersi la responsabilità di un impegno collettivo e personale per la pace e la solidarietà: "C'è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e umano." (Helder Camara)


Nelle foto di Luciano Saia:
- L'altare con i cesti di raccolta degl alimenti e i semi della pace
- La consegna degli alimenti destinati alla Caritas
- Il gruppo corale delle "Cantorine"
- Il Coro di Bagolino in canto.

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