Viviamo, di questi tempi, più il Natale dello stress, delle cose da fare e dei regali da comprare, che quello dei riti.
Il telefonino come regalo a Natale? Meglio di no! La corsa ai regali di Natale è cominciata da un po’ e, al solito, molti sono i genitori che pensano al telefonino come dono da mettere sotto l’albero per i loro figli
Fare doni a Natale Tempo di feste e tempo di regali, soprattutto per i bambini. La tradizione vuole che a Natale i regali siano in gran parte giocattoli
Natale, educare all'attesa Natale ormai è alle porte e già si respira l’aria della festa imminente che oltre alla valenza spirituale è, un po’ ovunque, sinonimo di regali
Regali o doni? Tempo di feste e tempo di regali. O di doni? Non è una domanda retorica, perché le due parole non sono equivalenti né sinonimi. Hanno origini ed etimologia diversa
Cosa regalare? I regali, si dice, sono un pensiero che si materializza soprattutto per ricordare che c’è qualcosa di affettivo che ci lega alla persona cui lo dedichiamo
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
I social media, come dice la parola, sono strumenti per la socialità pensati per tutti. Ma spesso l’utilizzo che ne fanno le nuove generazioni, viene vissuto dagli adulti in maniera conflittuale.
All’inizio di un nuovo anno e in un tempo di poche certezze, di solito crescono le aspettative che, come dice la parola stessa, sono cose che ti aspetti.
Da analista la parola “cura” mi appartiene perché nella stanza delle parole sta sempre lì a fianco, vive della relazione con il paziente, anzi la “cura”, la riempie di significato. Che è quello necessario a costruire una nuova narrazione, il rinnovamento o il cambiamento, anche se non la guarigione
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |