Un ringraziamento... per Giacomina

Coi loro trattori, almeno settanta, gli agricoltori valsabbini che vivono fra Barghe, Vobarno e la Conca d’Oro, più una delegazione coi trattori storici dalla Valle del Garza, si sono dati appuntamento al Caseificio Sociale di Sabbio Chiese, dove molti di loro conferiscono il latte prodotto nelle stalle.

Con Giacomina davanti a tutti col suo Apecar, come da sempre succede, in processione chilometrica hanno raggiunto la parrocchiale che Agnosine dedica ai santi Ippolito e Cassiano, dove don Pietro Chiappa li ha accolti per la messa solenne, col coro ad accompagnare e i prodotti della terra in ogni angolo a fare da coreografia.

«Ringraziare, significa riconoscere che c’è qualcuno di più grande che ci ama e che crea le condizioni perché possiamo badare a noi stessi – ha affermato il parroco all’omelia -. Il peccato più grande è proprio quello di non riconoscere chi ci dona... tutto».

Dopo la benedizione dei trattori, i discorsi degli amministratori presenti: i sindaci con quello di Agnosine in testa, ma anche il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini.
Tutti hanno voluto ringraziare gli agricoltori per la cura che hanno del territorio e delle radici di tutti noi, creando occasioni di lavoro, difendendo l’ambiente, producendo buon cibo.

Qualche altro chilometro sui trattori ha preceduto il pranzo sociale per 230 alla Campagnola, dove fra una portata e l’altra gli organizzatori hanno annunciato di aver devoluto quanto avanzato nella raccolta fra gli sponsor alla scuola dell’Infanzia di Agnosine.

Poi il premio a Giacomina, che a Bione ancora si occupa di una ventina di vacche da latte e che non si aspettava il riconoscimento: a testimoniarlo, copiose lacrime che le scendevano sulle gote.

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