Il Comune risparmia con il fotovoltaico

Il Comune di Odolo si dà al fotovoltaico con «Conto Energia». È un’operazione che messa in atto sui tetti della scuola elementare, della scuola media e degli impianti sportivi odolesi, costerà complessivamente 255.000 euro al Comune, con la speranza di recuperare soldi dai contributi sovraccomunali: «Odolo dispone di un patrimonio immobiliare cospicuo: dal palazzo municipale alla Casa delle associazioni, dal museo - spiega l’assessore al Bilancio Nicola Bianco Speroni - alla nuova biblioteca, dall’Auditorium alla scuola elementare, dal Centro sportivo con palestra, tennis e bocciodromo al campo di calcio, e spendiamo ben 90.000 euro solo per il riscaldamento. Per questo diamo ora il via all’operazione fotovoltaico che, sugli edifici prescelti, per ora è una prova. Quello a cui vorremmo arrivare è ai tetti di tutti gli altri edifici comunali. Ed in previsione, c’è la volontà di collegare al fotovoltaico anche l’illuminazione pubblica».
«L’obiettivo è il contenimento dei costi visto quanto si spende per le bollette, ma anche dare testimonianza di rispetto per l’ambiente, sia perchè col fotovoltaico non c’è emissione di anidride carbonica, sia perché l’energia è prodotta e consumata in loco, e questo elimina l’inquinamento dovuto alla dispersione durante il trasporto».
Il Comune risparmia sulla bolletta energetica che viene azzerata ed in 10 anni avrà ammortizzato i costi di costruzione degli impianti, la cui durata è prevista dai 20 ai 50 anni per quelli costruiti con le migliori tecniche. Inoltre, se produrrà più energia di quanta gliene serva, la differenza la cederà al gestore di «Conto Energia» ad un prezzo superiore a quello del mercato, cosa possibile perché il gestore da un lato elimina i costi di trasporto, dall’altro già percepisce un contributo statale. «Per gli impianti fotovoltaici integrati - aggiunge Bianco Speroni - realizzati in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto, è previsto un ulteriore incentivo del 5 per cento per gli edifici pubblici».
M.PAS. da Bresciaoggi

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