03 Dicembre 2018, 15.11
Infoline psicologia

Perché dopo i 30 anni si hanno meno amici?

di red.

Chi nota di avere molti meno amici rispetto a quando era giovane può evitare di andare in crisi: dopo i 30 anni, infatti, è normale avere meno connessioni sociali rispetto al passato


A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Oxford, che ha studiato i dati di 3 milioni di utenti approfondendone i comportamenti sui social network e valutando la quantità e la qualità delle interazioni con i loro contatti.
Un’altra interessante ricerca, condotta dall’Università di Utrecht, fa emergere una tendenza riguardo alle tempistiche medie di “ricambio” delle amicizie: secondo gli esperti, l’arco di tempo entro il quale perderemmo di vista i vecchi amici per sostituirli con nuove relazioni sociali è di circa 7 anni.
Per quali motivi si perdono amici col passare degli anni e com’è possibile creare nuovi legami anche in età adulta?

Questione di tempo, fiducia e priorità

Se è vero che in età adulta aumentano le responsabilità e gli impegni personali e professionali, che riducono sensibilmente le possibilità di coltivare le amicizie come si vorrebbe, è anche vero che non è solo una questione di tempo: rispetto al periodo giovanile, infatti, dopo i 30 anni le amicizie non sono più così imprescindibili per la costruzione della nostra identità e non hanno quindi la stessa priorità che avevano una volta.
Inoltre, all’età di 15-18 anni si ha generalmente più fiducia nelle persone; crescendo, tale fiducia diminuisce insieme all’empatia, mentre aumenta la diffidenza verso il prossimo.
È proprio per questi motivi che col passare degli anni si preferisce avere pochi amici che però sono davvero compatibili con la nostra personalità e il nostro stile di vita.

Come stringere nuovi legami dopo i 30 anni

Sebbene gli studi condotti sottolineino la maggiore difficoltà di socializzare in età adulta, instaurare nuovi legami (amichevoli o sentimentali che siano) non è affatto un’utopia e il raggiungimento del traguardo dipende dall’impegno e dalla propria capacità di mettersi in gioco.
Nonostante tutte le accuse mosse alla tecnologia e ai social, alcune piattaforme si rivelano molto utili per fare nuove conoscenze: basti pensare ai social network come Facebook, ormai utilizzato da persone di tutte le età, ma anche ad applicazioni come Tinder, che aiutano ad allargare la cerchia di conoscenze e a mettersi in contatto con persone del luogo in cui ci si trova.
Nel caso delle applicazioni come quella citata, poi, non è detto che le conoscenze non possano trasformarsi in altro, anche se non si deve fare l’errore di affidarsi a questi strumenti per cercare l’anima gemella, come riportato in questa pagina che contiene vari consigli su come usare Tinder in Italia.
Coltivare i propri interessi è un altro ingrediente che si rivela utile in questo senso: frequentare luoghi e avere contatti con gruppi di persone con le quali si sa di avere qualcosa in comune semplifica le cose, rendendo più facile la creazione di una certa confidenza.

Comportamenti che incoraggiano le nuove amicizie

Essere assertivi, aperti, pazienti e disponibili agevola sicuramente l’inizio di nuove relazioni sociali. Anche la capacità di prendere l’iniziativa e intavolare discorsi con gli altri, mettendo da parte l’imbarazzo, la timidezza e la diffidenza, è indispensabile per mostrarsi interessati e quindi disposti alla creazione di un legame.
Per creare empatia è consigliabile anche cominciare a fare delle confidenze personali, facendo sentire partecipe l’interlocutore, che nella maggior parte dei casi ricambierà parlando volentieri di sé.




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