Mons. Fappani, riferimento per la storia locale

Con la scomparsa di mons. Antonio Fappani la cultura e la chiesa bresciana si ritrovano certamente più povere. Il fondatore di Civiltà Bresciana ha avuto il merito, per lunghi anni, di essere un punto di riferimento per molti: dai cultori di storia locale, che intendevano indagare sul proprio paese, ai sacerdoti, che volevano approfondire le vicende della propria comunità ecclesiastica.

Con tenacia e determinazione, don Antonio seppe “sdoganare” la storia delle nostre comunità. Di più: si attorniò di valenti collaboratori con i quali seppe dar vita ad un’opera monumentale come l’Enciclopedia Brescia, una raccolta, pubblicata a fascicoli inseriti nel settimanale bresciano “La Voce del Popolo”: il primo fascicolo uscì il 1º dicembre 1972, mentre l'opera completa si è sviluppata in 22 volumi, l'ultimo dei quali pubblicato nel 2007, e comprende 51.324 voci.

Grazie alla Fondazione da lui creata, la cultura bresciana ha potuto approfondire tanti aspetti del proprio passato: dal folclore alla storia dell’agricoltura, dalla storia del ferro a quella de territorio, con appositi centri di ricerca all’interno de quali hanno operato studiosi e appassionati.

Per dare opportunità a molti di porgere l’ultimo saluto, questa mattina la salma di mons. Antonio Fappani verrà trasferita nella chiesa di San Lorenzo, in Brescia.La veglia funebre, con la messa, presieduta da mons. Vigilio Mario Olmi, avrà luogo questa sera alle ore 20, nella chiesa di San Lorenzo. Dalle ore 9 di domani, mercoledì 28 novembre, la salma portata in Cattedrale dove alle ore 9.30 il Vescovo, mons. Pierantonio Tremolada, presiederà le esequie. Al termine del funerale la salma verrà traslata nella chiesa parrocchiale di Quinzano dove, alle 14,30 verrà celebrata una messa di suffragio prima della sepoltura.

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