22 Novembre 2018, 06.26
Vobarno
Lettere

Gentile Direttore...

di Ezio Gamberini

Chiedo ospitalità per esprimere ciò che penso riguardo alla “questione” della biblioteca di Vobarno, cioè alla ventilata ipotesi di smantellare l’attuale struttura in cui è ubicata per trasferirla altrove, argomento di cui si è dibattuto ultimamente su questo sito


Faccio una premessa: dal 1990 al 1995 sono stato consigliere comunale a Vobarno, e dal 1995 al 2009, per quattordici anni, presidente della Biblioteca di cui si parla; so cosa significa amministrare il bene comune, le difficoltà che s’incontrano per la mancanza di fondi e la necessità di rapportarsi con la cattiva abitudine di ogni governo, di centro, centro-destra, centro-sinistra, azzurro, giallo, verde o giallo-verde, di ridurre sempre più le risorse destinate agli enti locali, con il risultato di ritrovarsi senza sosta a dover festeggiare le nozze con i fichi secchi…

Oggi, ancora più di ieri, le capacità degli amministratori si misurano, oltre che sulle indubbie doti di “giocolieri” necessarie ad assicurare i servizi di base ai cittadini con le poche risorse a disposizione, sulla lungimiranza, sul desiderio di ragionare e operare per e sul futuro, con il pensiero rivolto soprattutto ai più giovani, e ai più deboli.

A mio parere, la stessa lungimiranza che dimostrò quarant’anni fa
l’amministrazione vobarnese, sindaco era l’indimenticato Andrea Barbiani, la quale, non senza mugugni e polemiche (“Era più necessario un operaio, no?”), decise di assumere a tempo pieno, dopo regolare concorso, un “bibliotecario”.

Credo che dopo oltre quarant’anni di onorato ed encomiabile servizio, tutta la popolazione di Vobarno, indistintamente, debba essere grata a Gian Bonelli, da pochi mesi andato in pensione, vera anima della biblioteca “La Pigna”, animatore ed esecutore d’innumerevoli attività culturali, sociali e ricreative del nostro paese, sempre disponibile con tutti.

E i costi per sostenere tutto ciò?

Nei giorni scorsi a Roma sono intervenuti seicento (SEICENTO!) vigili urbani per supportare gli agenti che hanno fatto irruzione in otto ville abusive di un clan mafioso capitolino, per poi procedere al loro abbattimento.

Seicento? Ma non erano sufficienti due o tre per ogni abitazione, forse cinque, diciamo dieci… Quanto è costato un intervento del genere?”, magari si sono chiesti alcuni cittadini.

E’ proprio questa la domanda che ci si deve fare: siamo disposti a scegliere, a investire, e a sopportare tali spese, in nome della sicurezza?
Io credo di sì, così come si dovrebbe essere disposti ad accettare certi costi che apparentemente sembrano inutili, o che paiono non dare risultati o risposte immediate, come sono tutti quelli legati alla cultura, ma che secondo me sono fondamentali per la “crescita” di un paese e di un popolo.

E forse non bisognerebbe ignorare il “sentiment” popolare: sono certo che se fosse chiesto agli abitanti di Vobarno se è giusto smantellare la biblioteca, che è un “gioiello” del paese, riconosciuto ormai oltre i confini non solo provinciali, il risultato sarebbe simile al referendum sull’acqua pubblica di domenica scorsa: un plebiscito del 97%, cioè “Lasciatela dov’è!”, migliorandola dove presenta difetti e rendendola ancora più bella.

Il 28 agosto 2009 Vallesabbianews pubblicava il seguente articolo, a firma Cesare Fumana:

“Una biblioteca modello”
‘La biblioteca di Vobarno è stata indicata come modello a un convegno internazionale sulle biblioteche pubbliche per la sua struttura e per i servizi offerti.
È stata presa a modello e indicata come una delle migliori biblioteche in Italia a un convegno internazionale. È la biblioteca di Vobarno che da qualche anno trova collocazione in un edificio ristrutturato dell’ex area Falck. La menzione è avvenuta durante il 75° congresso mondiale dell’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), che è la principale associazione internazionale bibliotecaria, tenutosi a Milano qualche giorno fa, come biblioteca tra le più rappresentative in Italia, grazie alla sua struttura moderna. Ma non è stata solo presa ad esempio per l’edificio, ma anche per come in questi anni è stata gestita e per le proposte che da essa sono scaturite. Infatti è stato ricordato anche Gian Battista Bonelli per la sua grande dedizione al lavoro prestato in questi anni nella biblioteca’.


Quando siamo in ferie, alla domanda “Di dove sei? Da dove vieni?”, noi vobarnesi talvolta rispondiamo: “Zona lago di Garda… vicino a Salò…”, ma il mio sogno sarebbe di dichiarare: “Da Vobarno, dove c’è la Biblioteca ‘La Pigna’, la più bella e originale del nord Italia”, oppure: “Dalla Valle Sabbia, dove si può visitare la Rocca d’Anfo, la straordinaria fortificazione napoleonica meglio conservata d’Europa”.

Per concludere, non voglio neppure pensare all’eventualità dello spostamento della biblioteca, sinceramente mi viene da piangere, perciò confido nella lungimiranza che vorranno dimostrare gli amministratori, quelli attuali, e coloro che si insedieranno al loro posto dopo le elezioni del 2019.

Diversamente, mi sentirei più povero, e tradito nella mia “vobarnesità”.

Grazie per l’ospitalità.
Un cordiale saluto.
Ezio Gamberini




Commenti:
ID78575 - 22/11/2018 08:26:39 - (tiger68) - BRAVO GAMBERINI

Concordo pienamente con tutto quanto a detto, speriamo che resti dov'è.

ID78579 - 22/11/2018 09:43:37 - (VENTONORD11) - CHI PAGA ?

Concordo su quasi tutti i passaggi del Sig Gamberini.Ma la domanda finale e' : Chi paga i costi di una struttura , che se pur apprezzata da molti , e' costata e costa a mio avviso troppo. Troppo in relazione a cio' che fornisce , che e' chiaramente lodevole.Chi l'ha gestita per anni , non si e' accorto che le spese di riscaldamento erano esagerate ? Perche' non ha fatto presente che erano necessarie opere di coibentazione ( vetri doppi , spazi piu' limitati , etc etc ) ? per avere costi di gestione corretti. Perche' ?Invece no , tanto pagava Pantalone !! Ma da qualche anno i tempi sono cambiati , i comuni hanno meno entrate , per cui bisogna ridurre le spese. Basta sprechi. Io non conosco il bilancio del Comune di Vobarno , non sono contro la cultura ed opere come la bibblioteca , ma prima vengono le necessita' primarie istruzione sanita' anziani, poi arriva la cultura lo sport etc. Quindi si alla biblioteca , ma molta attenzione ai costi di gestione .

ID78580 - 22/11/2018 09:45:13 - (enzino.b) - e si Ezio

Come molte volte mi capita concordo caro Ezio. Con la cultura non si mangia disse tempo fa un ministro poco accorto. Invece dobbiamo avere fame di cultura e di conoscenza se vogliamo migliorare come persone e come razza umana. Sono nato a Vobarno e, anche se da tempo emigrato in altri lidi Valsabbini, ricordo bene l'eccellenza della biblioteca vobarnese e la competenza e professionalità del suo curatore. Faccio mio l'appello dell'amico Ezio di lasciarla dov'è sperando che questa e le future amministrazioni locali, pur con tutte le difficoltà ricordate nella lettera, si adoperino in maniera che questa "esperienza culturale" continui nei migliore dei modi.

ID78582 - 22/11/2018 11:19:43 - (Iva) - E'Cultura innanzi tutto

Sono pienamente in accordo con Ezio Gamberini ribadisco una deòòe piu' belle Biblioteche dell'Italia, forse andrebbe sfruttata di più.

ID78584 - 22/11/2018 11:39:16 - (Carletto) -

Tutto molto condivisibile in linea di concetto quanto detto dal. Sig Gamberini, ma ha ragione a sottolineare anche ventonord quando fa notare gli sprechi che ci furono durante la ristrutturazione dell'area ex falk (non solo della biblioteca), con scelte estetico-edilizie come minimo discutibili e che oggi mostrano un degrado sotto gli occhi di tutti, infatti nessuno conosce Vobarno per la biblioteca ma come il paese dove ci sono quegli orrendi palazzoni ristrutturati nel peggior modo possibile.Chi fece quello scempio non pagherà, mettiamoci il cuore in pace, ora va solo valutato il costo di un adeguamento della struttura, trovando la cifra che farà da limite tra lo spostamento o l'adeguamento nell'attuale sede.

ID78586 - 22/11/2018 12:33:19 - (sentinella) - Perch sia sempre... "CULTURA" e non "QULTURA"

Concordo pienamente con quanto espresso egregiamente dal Sig. Gamberini.A VENTONORD mi permetto solo di dire che anche nelle precedenti amministrazioni c'era il famigerato "patto di Stabilit" ...eppure si sempre riusciti a mantenere attiva la Biblioteca pur con le sue criticit. La biblioteca di Vobarno una struttura unica nel suo genere e a mio avviso andrebbe ancor pi valorizzata. Mi risulta tra l'altro che per alleggerire i costi di gestione si siano ridotti i giorni di apertura e che alcuni uffici presenti nel vecchio palazzo comunale siano stati trasferiti presso la biblioteca.

ID78587 - 22/11/2018 12:36:19 - (sentinella) - perch CULTURA....(segue)

Son dell'idea che si possa sempre fare meglio ma, come lei dice bisogna investire sulle " necessit primarie..." e secondo me la CULTURA, se ancora vorremo vederla scritta in questo modo, va sostenuta ad ogni costo : nelle scuole in primis e nelle proposte che un'amministrazione comunale non pu omettere di considerare prioritarie. Un Paese senza Cultura destinato a una deriva di valori, di idee, di progetti, di programmi e quindi di futuro

ID78635 - 27/11/2018 20:34:42 - (blurex) - Il nuovo ad ogni costo

La demolizione sistematica del lavoro dei predecessori senza neppure pensare di verificare la possibilità e l'opportunità di provare a recuperare l'esistente per percorrere vie "nuove" sembra essere diventato lo sport preferito più di una amministrazione attuale, (non solo Vobarno), in un periodo in cui lo slogan più di moda è recupera, ricicla e riusa è un po' un controsenso.

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