Centro studi Aib analizza la zona Garda-Valsabbia

Specializzazione produttiva, crescita sostenuta e boom del terziario, in una zona affamata di manodopera qualificata che richiede a gran voce infrastrutture più moderne ed efficienti.

È questa l’immagine che esce dall’analisi condotta dal Centro Studi Aib sulla zona di Garda e Valsabbia: un’area composita nella quale i «servizi» garantiscono occupazione femminile, ma nella quale permane la forte richiesta di lavoratori qualificati per il manifatturiero. Il vero nodo critico sta nella rete viaria: una situazione particolarmente pesante in Valsabbia dove l’ammodernamento della Statale del Caffaro prosegue a rilento con difficoltà per mancanza di fondi e lungaggini burocratiche, così come quello della 45 bis nell’alto Garda per l’inadeguatezza e la necessità di interventi.

NELLA ZONA operano oltre 18 mila imprese, pari al 15,1% del totale provinciale. Negli ultimi sei anni sono cresciute del 13,9% in linea con la media territoriale. Un aumento sostenuto nei Comuni rivieraschi (+15,1%) e in quelli dell’entroterra gardesano (+14,5%), più contenuta in Valsabbia (+10,7%): differenze spiegate dalla specializzazione produttiva e dalle diverse dinamiche settoriali. L’80% del terziario si è concentrato nei Comuni a ridosso del Garda (+127,2% negli ultimi sei anni) dove sono aumentate solo del 2,2% le imprese manifatturiere (9,5% del totale). In Valsabbia le aziende del terziario incidono per il 67% sul totale e sono cresciute meno che nei Comuni del Benaco. Le ditte manifatturiere hanno un peso maggiore, ma sono diminuite dell’1,2%. Nei Comuni dell’entroterra, invece, sono cresciuti servizi, commercio ed edilizia.

IL MERCATO del lavoro non presenta tensioni. Le due zone principali (Garda e Valsabbia) presentano comunque andamenti diversi visto che in Valle aumenta il tasso di occupazione maschile fino a mostrare una carenza di manodopera: particolarmente avvertita è la necessità di operai qualificati e specializzati; non può essere soddisfatta in pieno con i lavoratori extracomunitari, considerato che, spesso, non hanno un’adeguata formazione e preparazione. La popolazione è di 178 mila unità: il 14,8% del totale provinciale. La crescita demografica degli ultimi anni risulta superiore alla media provinciale, ma presenta andamenti differenti all’interno della Zona. In particolare, i Comuni dell’entroterra gardesano sono quelli che mostrano gli aumenti più significativi (+11,4%), seguiti da quelli rivieraschi (+11,1%), mentre i Comuni della Valsabbia vedono aumentare la popolazione soltanto del 4,4%, ampiamente sotto la media provinciale (7,8%). Gli stranieri residenti nel bacino territoriale preso in considerazione superano le 17mila unità: sono più che raddoppiati negli ultimi sei anni e pesano per i 9,6% sulla popolazione totale, mezzo punto sotto la media provinciale.


G.A. da bresciaoggi

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