In 400 rivogliono la direttrice

Quando si cita l’antico problema del malfunzionamento dei servizi pubblici nazionali si finisce spesso per parlare dei soliti esempi: i trasporti magari, o la sanità.
Sovente pure del sistema postale, anche se con l’evoluzione delle telecomunicazioni e, in parte, dopo la privatizzazione dell’ente, ci si dimentica più facilmente di qualche lunga coda o di un dipendente scortese. Ma quello che sta succedendo a Paitone ribalta completamente la prospettiva: lì negli ultimi mesi l’ufficio postale funzionava benissimo, ma la società ha deciso di spostare ad altro incarico l’artefice di un miglioramento che l’intera cittadinanza aveva apprezzato.

L’effetto ottenuto è stato di far mobilitare la comunità locale in difesa di Anna Albiero, la donna che negli ultimi diciassette mesi aveva assunto la responsabilità della filiale.
Appena saputo del trasferimento, gli utenti hanno iniziato una raccolta firme per far sentire la propria voce a Poste italiane. L’organizzazione è stata tanto semplice quanto efficace: un volantino distribuito nei tre luoghi probabilmente più frequentati del paese, vale a dire la tabaccheria Colla e i bar «Tiratardi» e «Mojito», è bastato a collezionare circa 400 firme in una settimana.

Il passaggio successivo? Cercare sostegno in municipio. «So che in particolare il sindaco Claudio Papotti e l’assessore Angelo Gallina si sono interessati alla vicenda» racconta una signora. La notizia trova conferma nelle stanze del Comune.
«Speriamo serva - aggiunge la donna -. Prima che arrivasse Anna il nostro ufficio non era un granché: le solite attese, un po’ di difficoltà per l’utenza e una sensazione di scarso impegno lasciavano insoddisfatti molti di noi. Tanti preferivano andare nei paesi vicini perchè si trovavano meglio».

«Poi ci hanno mandato Anna e si è vista una trasformazione totale - spiega invece la signora Piera, titolare del bar Mojito, che si trova proprio accanto alla sede locale di Poste italiane -. Arrivava in anticipo tutte le mattine, a volte si metteva pure a pulire prima di aprire. Dall’inizio alla fine del turno era disponibile e non si vedeva più una coda.
Si era addirittura invertita la tendenza: era la gente dei comuni confinanti a venire qui a Paitone».
Ma l’apprezzamento non è bastato ad Anna per rimanere dov’era. Da Milano la società per ora si limita a far sapere che «il trasferimento dell’ex responsabile rientra nelle normali dinamiche di gestione del personale».

Luca Cortini da Bresciaoggi

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche