30 Luglio 2018, 10.05
Val del Chiese
Valle del Chiese

Strada, un borgo da valorizzare

di Marisa Viviani

L’harmonium meccanico restaurato da Tiziano Armani in occasione della Sagra della Madonna del Carmine è stata l’occasione per scopre la frazione di Pieve di Bono, caratteristico borgo alpino della Valle del Chiese


È così per tanti altri paesi attraversati da strade a veloce scorrimento; dei vari centri abitati si notano soltanto gli edifici che si affacciano sulla via principale, come se il paese fosse tutto lì, appiattito in una fila di case allineate sulla strada e dietro di queste non ci fosse altro. In effetti spesso la prospettiva non mostra di più e la velocità del passaggio in auto induce a non fermarsi, a smorzare ogni curiosità, ma quando si supera la facciata di questi borghi mortificati da strade invasive, si possono scoprire interessanti risvolti del nostro territorio, insospettabili ad uno sguardo superficiale, ma assolutamente prevedibili considerando che l'Italia è una miniera di tesori naturalistici, architettonici, artistici, civili, in una parola di civiltà nel senso più esteso del termine.

Strada, frazione di Pieve di Bono, è uno di questi paesi, e se ci occorreva un motivo per fermarsi a visitarlo, l'occasione è stata fornita dall'esposizione dell'harmonium meccanico restaurato da Tiziano Armani in occasione della Sagra della Madonna del Carmine 2018. Abbiamo così scoperto un interessante aspetto della Valle del Chiese.

Addentrandosi per i vicoli interni
del borgo si scorgono infatti tipiche architetture alpine, inserite in angoli suggestivi del paesaggio urbano, orti ricchi di rigogliose verdure, fiori coloratissimi alle finestre e sui balconi, antichi affreschi e iscrizioni commemorative a ricordo e monito per le genti future, e ovunque i segni del tempo lasciati dalla vita della popolazione nel suo passaggio in questo territorio.

Come la piccola esposizione di arte povera in memoria dei caduti e delle vittime della Grande Guerra, che in questa vallata lasciò paesi distrutti e segni profondissimi sia materiali che sociali; i commoventi manufatti di artigianato artistico, costruiti per non dimenticare gli orrori della guerra, sono posti in uno spazio aperto e sono visibili. Tra queste opere di memoria storica e di pietas umana, una frase colpisce in particolare, "Gli errori delle guerre diventano pianti", e resterà certamente scolpita nella nostra memoria.

Strada è sempre stata legata
alle proprie tradizioni religiose, molto sentite nel passato, quando la popolazione era numerosa e trovava lavoro in loco (la sola segheria Nicolini impiegava 150 operai); oggi gli abitanti sono un centinaio, molte le case vuote o abitate per brevi periodi nel periodo estivo o natalizio, destino comune a tanti altri paesi di montagna. L'attaccamento alle tradizioni però continua e tra queste c'è la Sagra della Madonna del Carmine, quella stessa che ci ha portati qui a vedere il famoso harmonium meccanico, e a scoprire questo gradevole borgo.

La piccola comunità di Strada riesce così ogni anno ad organizzare la sua sagra, che si articola in ben tre giornate, che vedono al centro delle manifestazioni la Messa celebrata nella Chiesa della Madonna del Carmine, aperta per la ricorrenza, e la processione per le vie del paese con la statua e lo stendardo della Vergine. Particolarmente significativa quest'anno tale festività, con l'ultima celebrazione da parte del parroco, Padre Artemio Uberti, di origine bresciana e appartenente all'ordine dei Verbiti, che lascerà il servizio pastorale per raggiunti limiti di età e sarà sostituito dal decano della Pieve di Condino, don Vincenzo Luppoli.

Vario il programma delle manifestazioni, che oltre agli stand enogastronomici sempre presenti, ha visto intervenire la Banda Oberhauser Musikanten (da Oberhauser – Germania), il Coro Azzurro di Strada diretto dal M° Cornelio Armani, e Tiziano Armani con il suo Harmonium automatico.

Il borgo è piccolissimo, ma possiede una struttura unitaria e identitaria alpina che lo caratterizza e lo rende piacevole; il suo potenziale di valorizzazione è alto, a cominciare dalla Chiesa della Madonna del Carmine, una graziosa nicchia d'arte e fede, che induce all'ammirazione e al raccoglimento sia i fedeli che i visitatori.

Tanti, forse tutti, i paesi di montagna che si stanno spopolando, non solo per il consistente calo demografico generale che colpisce oggi l'Italia, ma anche per l'emigrazione interna della popolazione verso le città e i centri abitati più comodi per lavoro e servizi. Strada ha però il privilegio di essere un paese di fondovalle, servito da strade e da vari servizi e varrebbe un ripopolamento che lo rivitalizzi. Insomma, andiamo a scoprirlo, merita una visita e uno sguardo attento alle piccole, grandi realtà del nostro passato, e chissà, anche del nostro futuro.

Promemoria per futuri visitatori: nel periodo natalizio, Strada espone i suoi mercatini in un suggestivo scenario notturno. Per info: Visitchiese.it


Nelle foto di Luciano Saia: La Chiesa della Madonna del Carmine, un momento della processione e aspetti del paese.


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