06 Marzo 2018, 06.39
Valsabbia
Briciole

Strada o tratturo?

di Alfredo Bonomi

Via di comunicazione importantissima perchè univa Brescia all'Impero, la "Strada delle Coste" meriterebbe maggior attenzione. Ce ne parla il professor Alfredo Bonomi


Per molti secoli i valligiani che si recavano a Brescia, o che dalla città ritornavano nelle Valli Trompia e Sabbia, transitavano dall’antica “Porta Pile”, una delle storiche porte delle mura della città, ora Porta Trento.
Qui aveva pure inizio la strada “storica” per la Valle Sabbia, per il Trentino, e quindi anche per le terre dell’Impero.

Era chiamata pure “via regia”, proprio per la sua importanza “internazionale”; più comunemente era nota con il nome, e lo è ancora, di “Strada delle Coste” perché, dopo l’abitato di Nave, con diversi tornanti si alzava sino al Passo di S.Eusebio, dove un antico ospizio riservava spazi per il riposo e per la preghiera ai commercianti, ai pellegrini, ed in generale a quanti percorrevano la strada.

Lasciando il colle, la strada si abbassava progressivamente, sino a giungere nel “cuore” della Valle Sabbia, con tappa obbligata alla “Casa d’Odolo” prima di raggiungere diversi paesi e di inoltrarsi nella trentina Val Giudicaria.

Lungo la strada, fondamentale per i commerci e gli “scambi umani” della Valle Sabbia, seguendo lo schema tipico e collaudato da secoli delle altre importanti strade italiane, erano ubicati servizi di ristoro, vale a dire osterie, che fungevano da albergo, con ampi spazi per la sosta dei cavalli e per i depositi delle merci.
Erano luoghi pubblici protetti da normative comuni e con una tipologia edilizia consolidata e consigliata dalle autorità preposte alla materia.

Si presentavano con uno schema semplice, ma assai funzionale.
La facciata rivolta verso la strada aveva un ampio porticato, generalmente a tre arcate, utilissimo come riparo dalle intemperie e luogo di sosta.
Al piano terra si aprivano ampi ambienti per depositarvi le merci trasportate, per far riposare i cavalli e l’osteria per gli uomini.
Al primo piano erano posizionate le stanze per chi voleva pernottare.
Uno schema quindi “alberghiero” ben studiato.

Sulla “Strada delle Coste”,
dopo l’antichissimo ospizio del Colle, di S.Eusebio, luogo di sosta e anche di preghiera, le “Case” cioè le osterie-albergo, erano posizionate a Odolo (Casa d’Odolo), a Barghe, dove la “Strada delle Coste” incrociava quella del fondovalle proveniente dal Pedemonte e dal Lago di Garda, a Mocenigo di Vestone ed a Idro (Casa d’Idro).

Di queste antiche “Case” ne sopravvivono ora solamente due: quella di Odolo, seppur incastonata in costruzioni più recenti che ne mortificano in parte l’aspetto, presenta integra la facciata; quella di Idro perfettamente conservata.

Questo piccolo “volo storico” si rende utile per ricordare l’importanza di questa strada per la Valle Sabbia.
Con l’industrializzazione è stata, ed in parte lo è ancora, l’arteria che ha visto transitare migliaia di mezzi pesanti per il trasporto del “tondino” di Odolo.
Anche oggi è fondamentale per il trasporto delle merci, per gli studenti che si recano agli Istituti scolastici di Brescia, per il commercio, per coloro che si spostano dalla Valle verso la città e viceversa.

Purtroppo lo stato attuale del manto d’asfalto, specialmente in alcuni tratti, è così malmesso da far sembrare la “Strada delle Coste” ad un tratturo. E questo non solo per l’inclemenza del tempo.

I tratturi avevano, ed hanno ancora, un ruolo prezioso per la pastorizia perché su di essi si spostavano migliaia di pecore, seguendo percorsi millenari protetti da apposite normative.
Le pecore però non camminano sulle ruote. Sulla “Strada delle Coste” transitano invece uomini su mezzi con ruote (oggi si dice “su gomma”).
Viene allora da chiedersi se non sia un po’ troppo pensare che risulti normale avere una strada importante di collegamento, in uno stato così miserevole.

L’impressione che si ricava, quando si transita su questa strada, non è quella di un’arteria che collega centri importanti, ma quella di una sconnessione continua, pari quasi a quella di una strada di campagna.
A voler essere sinceri, ad uno sguardo obiettivo, non sembra di andare verso una valle produttiva venendo da Brescia, ma verso una valle secondaria.

Credo proprio che non servano idee rivoluzionarie per mantenere decorose e transitabili le strade importanti, ma solo normali attenzioni.
O nell’ora della “fiera delle parole” è sperare troppo?
Penso proprio di no.

Alfredo Bonomi

.in foto: la Casa d'Idro.




Commenti:
ID75442 - 06/03/2018 07:42:52 - (Brace) - Grazie Prof. Bonomi

Sempre interessanti e mai banali gli scritti del Prof. Bonomi. Un piacere leggerli per conoscere cose e fatti della nostra amata terra di Valle Sabbia e delle nostre genti

ID75454 - 06/03/2018 14:50:29 - (bernardofreddi) -

Spero che il prof. Bonomi un giorno o l'altro raccolga tutte le "pagine sparse" che ha dedicato alla storia (anzi, alla Storia) della nostra terra.

Aggiungi commento:

Vedi anche
22/10/2016 07:57

Strade intercomunali Fra Casto e Bione, da Treviso Bresciano alla Fobbia, da Carpeneda a Teglie... Ogni anno si interviene sulla viabilità "minore" valsabbina, da considerare tale solo per la misura della carreggiata

01/04/2022 16:24

Strade chiuse, passa la Colnago Domenica mattina anche le strade della Valle Sabbia saranno temporaneamente chiuse al traffico per il passaggio della granfondo ciclistica

04/04/2019 14:40

Strade chiuse, passa la Colnago Domenica mattina anche le strade della Valle Sabbia saranno temporaneamente chiuse al traffico per il passaggio della granfondo ciclistica

10/12/2017 16:36

Incidente e neve Lunghe code lungo la 237 del Caffaro in territorio trentino, esattamente a Condino, per un incidente fra la rotonda e il distributore. Intanto continua a nevicare e le strade, anche se "salate" e "sabbiate" sono estremamente pericolose

26/01/2012 07:18

Viabilità «minore» Da quasi vent'anni Provincia, Comunit montana e Comuni, fanno fronte unito per mantenere in efficienza le strade intercomunali




Altre da Valsabbia
19/04/2024

Nel mirino i «furbetti» dei rifiuti

Una trentina, dall'inizio dell'anno, le violazioni riscontrate dalla Polizia Locale in materia di mancato (o errato) conferimento dei rifiuti nelle apposite sedi. Ben 18 solo a Gavardo

19/04/2024

Appuntamenti del weekend

Ricco programma di eventi, spettacoli e concerti per questo fine settimana in Valle Sabbia, sul Garda, a Brescia e in provincia

19/04/2024

Ritrovo alpino a Vipiteno

Tante anche dalla Valle Sabbia e dal Garda le Penne nere che si sono ritrovati a 50 anni dalla naia nella caserma del battaglione Morbegno

19/04/2024

Per Secoval è il Bilancio dei record

Nel 2023 la compartecipata dalla Comunità Montana e da una quarantina di Comuni bresciani ha avuto una significativa crescita di fatturato e di dipendenti. Lo dicono i numeri del bilancio d'esercizio, approvato all'unanimità

18/04/2024

Ciacolada al ciàr de lüna

Sfruttiamo la primavera! Un invito a tutti i valsabbini per un escursione sui percorsi di Serle

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarà la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

18/04/2024

A Vestone cinema e mercoledì d'autore

Nel fine settimana, al Cinema di Vestone, il film “Race for Glory” con Riccardo Scamarcio. La rassegna dei mercoledì d'autore prosegue il 24 aprile con “Perfect days”

18/04/2024

«Trash for dinner» vince «Non c'è arte da buttare»

Il manufatto artistico della 2° E delle Medie di Odolo ha vinto il concorso per le scuole progetto GenerAzione Eco: cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni.

18/04/2024

Innovazione e design made in Valle Sabbia

Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatà valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design

(1)
17/04/2024

I contenitori della raccolta differenziata diventano arredo urbano

Sette ragazzi impegnati in un progetto di avviamento al lavoro, che ha coinvolto più enti, hanno realizzato con le loro mani una bella struttura posizionata nel cortile della biblioteca di Villanuova