Marcia della pace batte vento del nord

Pur se attanagliata dal gelido vento siberiano che in alcuni momenti ti spostava, la Marcia della Pace si è svolta secondo il programma previsto, con una larga partecipazione di giovani, famiglie e associazioni. E sono stati proprio i giovani, organizzati dalla Parrocchia e dall'Oratorio di Bagolino, a portare in questa circostanza il loro messaggio di pace e solidarietà.

La manifestazione si è articolata in vari momenti significativi, partendo dalla Chiesa di San Giorgio, snodandosi per le vie del paese, facendo sosta in P:zza Marconi e al Monumento ai Caduti, ritornando infine per la conclusione alla parrocchiale. Ecco le tappe più rilevanti di questa iniziativa ormai consueta per Bagolino.

La prima tappa nella piazza centrale del paese, dove i bambini e i ragazzi hanno espresso con parole e canti i loro messaggi e riflessioni sul tema della pace, preparati con l'assistenza di genitori, catechisti, insegnanti e volontari, e rappresentati in cartelloni e striscioni coloratissimi, in testi, poesie e canti. Erano presenti i giovani di tutte le fasce di età, dall'asilo alle scuole superiori, identificati da berretti con i colori della bandiera della pace, confezionati dal generoso lavoro di mamme e nonne.

Il secondo momento significativo è stato presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, dove più che mai la riflessione sulla pace deve identificarsi nel rifiuto della guerra, e nella consapevolezza delle tragedie umane e sociali che inevitabilmente porta con sé.

E in conclusione, presso la Chiesa di San Giorgio affollata di tutti i partecipanti alla Marcia della Pace, dove si sono svolte le ultime considerazioni sulla convivenza pacifica e solidale che consente alle comunità di convivere serenamente. I canti delle brave Cantorine, dirette dalla Mª Marta, hanno animato gioiosamente tutta la manifestazione; i pensieri e i lavori dei bambini hanno portato entusiasmo e simpatia alla popolazione presente, che ci auguriamo sostenga convintamente la speranza di pace che i giovani esprimono con spontaneità.

Molto toccante infine la consegna dei teli colorati rappresentanti la Bandiera della Pace, sui quali erano riportati simboli e parole scritti dai ragazzi e inneggianti alla pace; teli confezionati dalle solite mamme e nonne, a cui va il ringraziamento per l'indispensabile collaborazione. I teli (varie centinaia) sono stati affidati a tutti i bambini e ragazzi perché li conservassero come pegno e monito alla difesa della pace; sono stati poi consegnati ai rappresentanti delle numerose associazioni ed enti presenti (ambulanza, pompieri, cori, sport vari, scuola, alpini, fanti, catechisti, ecc.). Infine, fino ad esaurimento del materiale, agli adulti delle varie classi di età (anni '90, '80, '70, '60, '50, '40 a scalare): molte decine di persone che si sono avvicendate presso l'altare maggiore per ritirare il lembo di Bandiera della Pace da preservare nella propria casa, e simbolicamente nella propria mente e coscienza.

Una preghiera e un augurio propiziatorio del Parroco don Paolo Morbio, vera fucina di idee e proposte non solo di fede ma anche di civiltà, ha concluso la Marcia della Pace 2018. Non senza passare poi dalla sala dell'oratorio per un rinfresco... riscaldante dopo i rigori della giornata invernale. E così, Marcia della Pace batte sonoramente il vento del nord, e auspicabilmente anche la cultura della guerra, della violenza, della prevaricazione.


Nelle foto di Luciano Saia:
- Riflessioni sulla pace presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre
- Raduno in P.zza Marconi tra girotondi, canti e letture da parte dei ragazzi
- Partecipanti alla Marcia della Pace riuniti nella Chiesa di San Giorgio
- Candele e lanterne dei bambini per "dar luce alla pace".

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