«Silvestro non vi lascerà soli»

«Non vi lascerà soli perché altrimenti non sarebbe lui. Lui che è riuscito a riunirvi tutti quanti anche nel momento della sua morte, state certi che continuerà a farlo».

«Ha voluto essere seppellito a Comero, il paese che gli ha dato i natali, che ha sempre amato e avuto nel cuore – ha detto ancora don Marco, che ha officiato insieme a don Giuseppe  e a don Bernardo, saliti da Vobarno e Vestone -. Da Comero ha preso il volo il suo sogno imprenditoriale che è diventato realtà e che sta continuando ad evolversi, forse più di quanto lui avrebbe mai immaginato».

Silvestro se n’è andato il 22 dicembre scorso.
Il 22 dicembre di vent’anni fa, con uno scarto di 45 minuti, se n’era andata la sua mamma, Margì.
Non può essere una coincidenza: «ora si trovano insieme e di lassù veglieranno su chi è rimasto».

Ne sono consapevoli i nipoti che durante la funzione sono intervenuti più volte gestendo le letture e condividendo i loro ricordi del nonno.
«Nonno che ha arricchito la nostra vita».
«Che ci ha insegnato che le montagne invalicabili non esistono».
«Di poche parole e tanti fatti»
«Che anche solo con gli occhi diceva tutto e sapeva leggere nel cuore delle persone».
…

E’ poi toccato a Matteo, a nome di tutti, di leggere la lettera al nonno che riportiamo nella sua forma integrale qui sotto.

Per le istituzioni tutte ha parlato il sindaco di Casto, Diego Prandini, esprimendo il cordoglio della comunità e la riconoscenza per quanto Silvestro ha saputo fare per questo territorio popolato da menti ingegnose e braccia operose.

Silvestro Niboli è stato tumulato nel piccolo cimitero di Comero, dietro la parrocchiale dedicata al santo di cui porta il nome.
C’erano i sette figli, tutti quanti uniti, ora tocca a loro e ai loro figli e ai loro nipoti, di raccoglierne degnamente la difficile eredità.

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