Associazioni Commercianti al palo

Intendimenti e propositi all'epoca sembravano alla loro portata. Anzi, c’erano pure delle ambizioni su cosa fare.

“L'intendimento che allora prevaleva tra noi commercianti era quello di riuscire tutti assieme a fare qualcosa”, ricordava all'epoca qualcuno all'interno del direttorio.

Ora, a distanza di circa due anni, l'Associazione Commercianti sembra propensa a ridimensionare tutto se non addirittura a chiudere quell'esperienza.

Una riunione tra loro, avvenuta qualche giorno fa, sembra proprio incamminarsi verso questa direzione.

Claudio Bazzani, contitolare con altri del bar caffè Centrale e che fa parte al direttorio dei commercianti, non conferma ma nemmeno smentisce. Il suo esercizio è e resta pur sempre una perla dentro e fuori l'associazione alla quale aderiscono una decina di esercenti.

Che piaccia o no, Storo è pur sempre il paese capofila della Valle del Chiese sia per il numero di abitanti (superiore a Tione) sia per le tante associazioni che fanno attività e buona immagine.

Dal Gran Carnevale al Festival delle polente o alle tante apparizioni in tv il paese è unico. “Da parte mia – taglia corto Luciano Pasi, gestore della locanda Al Raolt – in questi due anni mi sono arrangiato a fare ma da solo. A volte basta poco per organizzarsi e creare qualcosa”.

Piazza Unità d'Italia e Europa sono da sempre considerati i veri salotti di Storo ma potrebbero essere utilizzati in maniera diversa. Contrariamente alla vicina Ponte Caffaro, frazione di Bagolino, e ad altre località in provincia di Brescia, Storo è limitata anche negli orari nel protrarre le proprie feste all’aperto.

Altri, invece, sostengono che non basta organizzarsi e fare, ma ci sono delle incombenze burocratiche da rispettare che a Caffaro nemmeno lontanamente si immaginano.

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