Dopo più di cinquant’anni di attività l'allevatore condinese ha deciso di cedere l’attività
I giovani volenterosi disoccupati sono in palestra, o dall estetista; perchè poi stase vanno a far l aperitivo.Mica hanno tempo di lavorare!!!!!!
enfati...;-)
è stato messo in testa che lavorare la terra o allevare bestiame era disonorevole e i profumi di quegli ambienti per niente piacevoli, senza parlare del tempo libero troppo limitato.
ho 2 parenti figli di agricoltori/allevatori con terra propria...da piccoli subito sul trattore...ora,nessuno dei due si occupa piu' della loro terra...fanno lavori completamente diversi come dipendenti stipendiati...e ti assicuro che i loro padri ne han messa di costanza per tenerli a lavorare in casa...ma han preso strade diverse,vuotato le stalle e la terra l'han data in affitto/lavoro...proprio vero a volte che chi ha il pane non ha i denti e preferisce i crackers...;-)
forse oggi Giacomino non è più considerato disonorevole fare l' agricoltore o l' allevatore ma la difficoltà maggiore è quella di convivere con la gente a cui sono state messe in testa le idee che la carne o il latte e i derivati dell' agricoltura nascono sullo scaffale del supermercato;quindi non più disposti a sopportare i RUMORI e i PROFUMI degli allevamenti. peccato per i due giovani che hanno abbandonato... a parte le 10000 regole(fatte da chi non ha mai visto la campagna) che si devono rispettare ci sono anche soddisfazioni
Concordo con agri, penso che dall'agricoltura e d'allevamento possano scaturire soddisfazioni più che in qualsiasi altro settore..ma purtroppo siamo soffocati da una miriade di leggi fatte da cervelloni che non hanno mai messo piede in una stalla ne visto animali e pensano di sapere tutto loro!Povera italia ,..sarà sempre peggio!!!!
io ho lavorato da lui fino alla fine dell'attività.donato è stato un maestro,ma proseguire era impossibile.pensare prima di parlare!
se spieghi anche il perche'...
c'erano spese troppo importanti da sostenere per mettere a norma.è un vecchio fienile che ha 230 anni.conta che doveva chiudere già un anno fa.ci son anche altre problematiche legate al fienile che non ti posso star qui a spiegare.finchè è stato possibile si è andati avanti.non basta un giovane disoccupato per risanare una stalla e caseificio.ho imparato molto li e non ringrazierò mai abbastanza donato per i suoi insegnamenti
I giovani ai quali piaoe la vita dell'allevatore non mancano. Ne conosco alcuni pure io, anche se è una vita votata al sacrificio. Ma alle passioni non si comanda. Altra questione è riuscire a fare in modo che quell'attività sia sostenibile economicamente: con tutte le normative (giuste in gran parte, per carità) che ormai regolano anche quel mondo.
purtroppo credo che le normative,se pur giuste,siano anche troppe...40 o 50 anni fa,non c'erano,eppure i prodotti avevano la stessa qualità di ora (se non migliori)...il metodo di base è sempre quello comunque...spiace leggere che i costi siano troppi...ma la Comunita' montana in questo caso dov'è? Un aiuto da parte della regione? Giovani appassionati,visto che ci sono,potrebbero e dovrebbero provarci comunque,facendo o tentando una richiesta alla Comunita' montana per questo progetto...
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Un distacco di roccia imponente proprio nel cantiere di Mezzolago ha portato al collasso il muro di contenimento con una crepa di 8 metri
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ID74334 - 05/12/2017 18:04:41 - (Tc) - ...
dove sono i giovani volenerosi disoccupati?...Qui l'occasione c'era...