Sabato la Giornata del Minatore

La Giornata del Minatore, in programma questo sabato 29 luglio ad Anfo, sul lago d'Idro, conta oramai 22 anni. Fa riferimento agli Amici della Miniera del Basso Chiese e della Valsabbia che a loro volta si avvalgono di altri simpatizzanti delle due valli.

Ogni anno figli e nipoti di minatori si ricompattano in questo periodo per dare una buona mano agli organizzatori. Lo fanno in forma di volontariato nel rispetto dei loro avi.

Coordinate e linee guida sono comunque da sempre di competenza di Oscar Zanardi, vice sindaco di Anfo e componente il direttivo del Patt delle Giudicarie. Lui non è più presidente dell'ente organizzatore ma pur sempre figlio di minatore. Oscar può essere considerato un figlio d'arte dal fatto che il nonno Angelo è stato il primo dipendente del gruppo Maffei mentre il papà Arturo Innocente era responsabile delle miniere a monte di Darzo.

A gestire la macchina organizzativa della festa, ma non solo, da un anno a questa parte c'è Maurizio Garatti che del Gruppo Amici della Miniera è poi il presidente

“Ad animare l'incontro di Anfo – riferisce Garatti – stavolta ci sarà la fanfara dei Bersaglieri di Bedizzole e la banda di Casto. Poi il classico mercatino artigianale ed escursioni di volo acrobatico nonché lo spettacolo pirotecnico lungo la spiaggetta”.

La Giornata del Minatore non è solo un'occasione di festa, ma piuttosto una celebrazione, dove anche le nuove generazioni si riconoscono e partecipano. In concomitanza dell'avvenimento uscirà anche il Calendario del Minatore, con foto d'epoca, rigorosamente in bianco e nero, relative alla storia e alle tradizioni. Sequenze che ripropongono quel duro mestiere che per decenni ha contrassegnato il lavoro in miniera da parte di capifamiglia residenti ad Anfo, Lavenone, Bagolino, Bondone, Baitoni, Darzo, Lodrone, Storo e zona di Condino compresa.

Ancora Oscar Zanardi: “Sono quindici anni che riproponiamo il segnatempo che contrariamente agli altri calendari ha non solo sequenze diverse, ma una numerazione che si estende non su dodici ma bensì su diciotto mesi”. Rispetto alle edizioni precedenti, stavolta gli organizzatori proporranno all’attenzione della gente pure la “pala caricatrice” il cui vagone veniva un tempo usato per asportare la barite fuori dalla galleria e che dopo la festa sarà considerato un logo. Anche la parte gastronomica, sia a pranzo che a cena, si preannuncia gustosa: si va dalla polenta di patate proposta da esperti della valle di Ledro a quella classica di Storo.

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