La Grande Guerra degli Alpini incisa nella roccia

“Volevamo trovare un motivo per far giungere la gente fin quassù e l’abbiamo trovato con l’opera di Giancarlo Zancarli, che ringraziamo di cuore per l’impegno, la costanza e la bravura che ci ha messo nel realizzarla”. Sono le parole usate dal capogruppo degli Alpini di Prevalle, Celestino Massardi, nel corso dell’inaugurazione dell’opera dello scultore paitonese Giancarlo Zancarli, avvenuta sabato sera.

Zancarli ha inciso su una parete di una cava di marmo dismessa, alle spalle della sede delle Penne nere prevallesi, un’opera raffigurante gli alpini impegnati nello scalare le montagne nel corso della Grande Guerra. Così gli Alpini hanno voluto ricordare il centenario della Grande Guerra e il 90° di fondazione del loro gruppo.

La cava si raggiunge percorrendo un sentiero di qualche centinaia di metri in salita, partendo dalle sede degli Alpini, sul monte Budellone. “Invitiamo le persone che amano le camminate – ha proseguito Massardi – a riscoprire anche la nostra montagna di casa, senza fare decine o centinaia di chilometri, rischiando di rimanere bloccati nel traffico. Anche qui, a pochi passi da casa, si può trovare quiete e tranquillità”.

Dopo la Messa celebrata da don Angelo Marchetti, già curato in quel di Prevalle e in servizio ad Artogne, il presidente della “Monte Suello” Romano Micoli e lo scultore hanno scoperto la scritta con la firma dell’autore e la data.

Un simpatico “vitalizio” per ringraziare lo scultore
Zancarli ci ha messo quasi due anni di intenso lavoro per completare l’opera, realizzata senza voler nulla in cambio. Per questo gli alpini di Prevalle, oltre a una targa ricordo, l’hanno voluto omaggiare con un simpatico “vitalizio”: a tutte le feste organizzate dalle Penne nere prevallesi, lo scultore potrà partecipare gratis al pranzo!

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