Tenzadrina e Ectoplasma? Yes I am a Roè

Prosegue la rassegna “Il Graffio per Humana”, organizzata dalla neonata associazione culturale vobarnese “Il Graffio”, al fine di promuovere e sostenere, attraverso la raccolta di offerte, l’attività dell’associazione di volontariato internazionale “Humana – People to People”.

Dopo il concerto di Charlie Cinelli a Villanuova, la carovana del Graffio fa tappa a Roè Volciano dove, nella serata di mercoledì 5 marzo, presso l’auditorium delle Scuole Medie si svolgerà un concerto che vedrà protagoniste due giovani band locali: i Tenzadrina e gli Ectoplasma? Yes, I am.

I primi sono un gruppo di tre ragazzi, o meglio, due ragazzi (Agostino alla chitarra e voce e Dadi alla batteria) e una “gentil pulzella” (Nicol al basso elettrico e voce) che da qualche anno a questa parte bazzicano i locali della zona proponendo un rock (termine tanto omnicomprensivo da risultare oramai svuotato di una reale connotazione di genere) che miscela motivi ipnotici propri di certa psichedelica post-barrettiana a scoppi d’ira elettrificata che ricordano lo stile punk o il grunge più viscerale (...se ne esiste uno che lo sia meno!).
“Il progetto Tenzadrina nasce dall’unione di diversificate culture musicali, il tutto proposto in una matrice alternativa - ci dice Ago -. Amiamo salire su un palco e amiamo suonare insieme.
Non abbiamo presunzione di giudicarci fantastici agli occhi della gente, siamo soddisfatti della nostra musica e cerchiamo continuamente evoluzioni strutturali (tranne quando non ce ne riescono!) sussultando su distorsioni sonore”.
Curiosa l’etimologia del nome Tenzadrina, un termine inventato di sana pianta mischiando sillabe del nome di un medicinale “anni ’90”, che aveva come controindicazione il parto di individui malformati, con “Drina”, una marca di sigarette della zona dei Balcani.
Musica fatta di passione, divertimento, desiderio di ricerca a tutto campo, senza preoccuparsi troppo se strumenti ed ugole escono dalla tenzone lividi e malconci…una musica che è innanzitutto “necessità”, ci dicono i tre ragazzi, “che non segue una linea politica: esprime tanto schifo quanta bellezza”.

“Ectoplasma? Yes, I am”: impegnativa ragione sociale dietro cui si celano estro e creatività di Cristian Ruggeri, ragazzo gavardese da parecchi anni attivo nella scena musicale locale e non solo, come chitarrista, rumorista e ora anche vocalist.
Fiori D’Oppio il suo primo gruppo: duo minimal-noise, quantomeno nella formazione (una chitarra e una batteria) con incursioni di un sax decisamente “fuori dagli schemi”, come fuori da ogni categorizzazione e compromesso era la musica di Cristian e Angelo (il batterista-saxofonista).
Un anno dopo il primo demo-ep (“Folly and Roger” del 2000) vede la luce il primo ed unico lavoro della band, il cd autoprodotto “Claustrofobia”, registrato da Fabio “Magister” Magistrali.
Alcuni brani del gruppo finiscono anche su una compilation (“P.O. BOX 52” del 2002) edita da Wallace Record, l’etichetta meneghina che vede tra i suoi promotori-collaboratori anche lo storico chitarrista degli Afterhours Xabier Iriondo, con cui Cristian riesce anche ad instaurare un rapporto di amicizia e stima reciproca.
Dopo la conclusione dell’esperienza Fiori D’Oppio, Cristian prosegue la sua attività di chitarrista, in solitaria o insieme ad altre formazioni, tra cui Aleko, la band di Alfredo Cancellieri e Joujoux d’Antan; band, quest’ultima, che gli darà l’opportunità di suonare in locali e teatri di mezza Europa, come supporters a Sean Lennon (non è un caso di omonimia, è proprio il figlio di…).
Parallelamente Cristian porta avanti un proprio progetto solista, Ectoplasma? Yes, I am appunto, di cui, dopo il mini-cd “Il Culto del dubbio” e l’lp edito dall’etichetta discografica volcianese Polka Dots “Ice cubes under my skin”, è in uscita a marzo il primo lavoro “ufficiale” (sempre per Polka Dots).
I pezzi, sempre in bilico fra un rock ‘n roll sghembo e destrutturato e atmosfere più rarefatte e venate di un certo maledettismo estetico ed estetizzante, vengono riproposti da Cristian con un intensità rara da trovare in un musicista non professionista (…quantomeno sulla carta!).
Ancora una volta fa capolino il grunge, non tanto come genere o stile/stilema musicale in senso stretto, ma piuttosto come modo di intraprendere l’attività di musicista e cantante, riproponendo dal vivo pezzi in cui è percepibile a pelle (…o sotto pelle!) la verità e crudezza delle situazioni che li hanno generati.
Affiancano Cristian nel suo live-set Davide Viviani alla chitarra, Stefano “Gerry” Giacomini alla batteria e Giorgetto Maccarinelli al basso elettrico.

In chiusura, i link alle loro pagine myspace: www.myspace.com/ectoplasmayesiam www.myspace.com/tenzadrina e lo spassionato consiglio di tenerli d’occhio anche dopo la serata di mercoledì.

These guys rules…

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