04 Marzo 2008, 00.00
Idro
Lago e Regione 1

A Tiscar 3112 firme

Tremilacentododici firme, sono quelle raccolte in 19 giorni e consegnate nelle mani del dott. Raffaele Tiscar della Regione Lombardia dall'Associazione Amici della Terra.

Nella giornata del 29 febbraio la petizione popolare 2008, voluta dal Club Lago d'Idro e Valle Sabbia dell'Associazione Amici della Terra con la collaborazione dei Comuni di Idro e Bagolino ed il Coordinamento provinciale di Legambiente, la quale sottopone una istanza contenente 7 punti precisi, che intervengono sia sul tema quantitativo che su quello qualitativo, ritenuti decisivi per salvare definitivamente il Lago D’Idro, ha fatto un ulteriore e notevolissimo salto in avanti: sono state contate 3.112 firme.
Intendiamo rimarcare che il 29 febbraio la petizione era aperta da soli 19 giorni. Questo è un dato sul quale tutti, a partire dalla Regione Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento, devono soffermarsi e riflettere: la comunità del Lago D’Idro in totale conta circa 7.000 abitanti (Idro, Anfo, Bagolino e Bondone), dei quali sono circa 5.400 i maggiorenni, ed è riuscita ancora una volta a unirsi per esprimersi concretamente in difesa del suo Lago, e lo ha fatto aderendo alla succitata petizione 2008 con una prontezza esemplare, con una manifestazione straordinaria di 3.112 firme raccolte in soli diciannove giorni.

La petizione popolare 2008 é stata voluta affinché la popolazione si esprimesse direttamente sull’ipotesi della terza galleria, e sulla gestione del Lago nel 2007 a seguito dell’accordo del 23 maggio in Prefettura, nonché sulla necessità di intervenire decisamente a risolvere anche il problema qualitativo delle acque del Lago: in meno di tre settimane abbiamo raccolto il 60% dei consensi.
Un primo risultato queste prime firme, che sono state prodotte in copia autentica conforme all’originale dal Comune di Idro e da noi consegnate direttamente nelle mani del Dott. Tiscar, direttore dell'Ufficio Reti e Servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, quando alle ore 18 di venerdì scorso era presente a Idro per una pubblica assemblea dove la Regione ha illustrato i perché della sua scelta di portare avanti ostinatamente l’ipotesi della terza galleria sul Lago D’Idro.

Abbiamo esposto al meglio il valore di questa grande manifestazione popolare rappresentata da quelle oltre tremila firme dei cittadini raccolte in così pochi giorni, con una adesione che oggi è già del 60%.
Abbiamo ricordato e gridato alla Regione Lombardia che su un bene della collettività com’è il Bene Demaniale ed Ambientale Lago D’Idro non si può non considerare una istanza così importante, la quale entro giugno, quando la petizione verrà chiusa, avrà senz’altro raccolto il consenso di altre migliaia di cittadini di questa comunità, che non vogliono una terza galleria sul Lago, che vogliono nuove opere a basso impatto ambientale, che vogliono con urgenza il collettore circumlacuale, che vogliono il monitoraggio continuo e permanente dei fattori inquinanti, e che vogliono che si converta in Legge il rispetto del livello minimo lacuale a 367.20 e del livello massimo lacuale a 368.50 in riferimento all’idrometro di Idro.

In chiusura di assemblea ciò che è emerso essenzialmente è che la Regione con le sue argomentazioni a sostegno della sua ostinazione a voler portare avanti l’ipotesi della terza galleria per la sicurezza del Lago D’Idro non ha convinto per niente, ma anzi di fronte alla precisa esposizione del Prof. Simonini, Geologo e Docente dell’Università di Padova, incaricato dal Comune di Idro a predisporre una proposta alternativa alla terza galleria, è andata letteralmente in imbarazzo e in confusione, in modo particolare quando il Prof. Simonini ha presentato dei dati relativi a ipotesi di rischio e ad interventi di messa in sicurezza della Paleofrana completamente opposti a quelli della Regione Lombardia.
L’assemblea si è chiusa con l’impegno pronunciato dal Dott. Tiscar di tenere in comparazione ogni altra proposta alternativa alla terza galleria che giungerà entro i prossimi mesi.
La comunità del Lago D’Idro e delle Valli limitrofe ha il dovere di non distrarsi e di manifestare in ogni modo civile la sua compatta contrarietà alla terza galleria in quanto è una ipotesi di opera abnorme che per assurdo non interviene minimamente sulla Paleofrana.

dal Comunicato stampa degli Amici della Terra


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