Cent’anni di pedalate salodiane

Correva l’anno 1908 quando alcuni giovani notabili salodiani (Pirlo, Bonardi, Frera e altri), tra due chiacchiere e un aperitivo ai tavolini del Gasthov Baviera, l’attuale Bar Zelini, commentavano la prima medaglia d’oro vinta il 25 giugno al campionato mondiale di ciclismo su pista a Parigi dal salodiano Gianni Tommaselli (1876-1944).
Quei giovani erano allora tra i pochi salodiani che potevano vantarsi di possedere una bicicletta e sulle ali dell’entusiasmo e della goliardia decisero di sfidarsi in una competizione ciclistica sul percorso Salò-Brescia-Salò. Non si sa chi fu il vincitore, ma valutata positivamente l’esperienza decisero di fondare la «Società Ciclistica Salodiana 1908», sicuramente la prima della provincia bresciana, e una delle prime società ciclistiche in Italia, che quest’anno festeggia con orgoglio il centesimo anniversario dalla fondazione.
Regolarmente iscritta al Turing Club Italiano, come era tradizione in quel tempo, la Società ciclistica si fece ricamare dalle ospiti dell’orfanotrofio femminile (situato presso l’attuale sede dell’Als) un gagliardetto dove era inciso il motto «In motu vita» (le foto del gagliardetto e di Tommaselli sono state recentemente pubblicate nel quarto album «Salò Novecento», che attinge alla collezione fotografica di Pierangelo Del Mancino).
Il gagliardetto, un autentico pezzo della storia minore della comunità salodiana, venne dapprima conservato presso l’unica bottega di meccanico di biciclette allora esistente, in vicolo Napoleone, per poi passare in custodia nella mitica officina Apollonio, tuttora aperta in piazza Cavour. Dai titolari della stessa fu poi ceduto come una reliquia al titolare del bar del Centro sociale salodiano, dove aveva sede la rifondata Società ciclistica salodiana 1908.
Infine, lo scorso luglio, il gagliardetto è stato donato al Comune e preso in consegna dall’assessore allo Sport, Aldo Silvestri. Dopo cento anni di pedalate, la società ciclistica salodiana continua la sua attività. I soci, una cinquantina, si danno appuntamento tre volte a settimana per le consuete sgambate. Il ritrovo per l’allenamento collettivo (leggero il martedì e il giovedì; più impegnativo la domenica) è presso il bar Zodiaco, alle 9. Il programma dei festeggiamenti per i cento anni verrà stabilito nelle prossime settimane. 

Simone Bottura dal Giornale di Brescia

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