Il sistema museale di Valle Sabbia si fa... in tre

Il sistema museale di Valle Sabbia, a dieci anni dal suo riconoscimento ufficiale, si fa... in tre: una brochure, un e-book ed un nuovo sito internet.

Sferzata di novità per rendere noti ad un pubblico più vasto non solo i musei della valle, ma anche i siti di interesse storico-archeologico e i parchi come quello della Rocca d’Anfo.

«Un percorso reso possibile dalla partecipazione ad uno specifico bando regionale – ha detto Claudio Ferremi, amministratore di riferimento in Comunità montana per le politiche culturali -. Ci dà soddisfazione il fatto che quando abbiamo rendicontato gli interventi la Regione Lombardia ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto. Certo si tratta di un bel segnale di vivacità del sistema, pur in tempi di vacche magre».

Anima del cambiamento la professoressa Michela Valotti, coordinatrice del Sistema museale, che ne ha curato personalmente tutti gli aspetti: dalla formulazione del bando ai contenuti e persino alla grafica: «Per soddisfare le varie esigenze di tipo educativo e anche didattico, pensando ai diversi target da raggiungere per ampliare la fruizione delle istituzioni museali, abbiamo pensato di diversificare i messaggi – ci ha detto Michela Valotti -.

C’è quindi la brochure cartacea, agile e tascabile volumetto, che contiene sostanzialmente la mappa ed i recapiti per poter raggiungere tutti i siti. L’E-book, scaricabile con facilità dal sito e gratuito, è stato pensato soprattutto per i bambini e le loro famiglie, rendendo interattivo, con font facilmente leggibili e testi tradotti in inglese, francese e arabo, un lavoro fatto solo su carta di una decina di anni fa».

La terza novità è il nuovo sito internet all’indirizzo www.sistemamuseale.cmvs.it, per alcune parti ancora “work in progress” sul quale caricare tutte le iniziative e gli eventi pensati dal sistema. Fanno parte di questo progetto il Museo archeologico di Valle Sabbia a Gavardo, il Fucina Zanetti a Casto, quello del Lavoro a Vestone, il Museo della Resistenza e del Folklore di Pertica Bassa, il Museo dei reperti bellici di Capovalle, quello della Civiltà contadina e degli Antichi Mestieri di Sabbio Chiese e quello del Ferro – Fucina Pamparane di Odolo e la Casa Museo “Habitar in sta terra” di Bagolino.

A questi si aggiungono il Parco della Rocca di Anfo, l’area archeologica Corna Nibbia di Bione ed il Forno Fusorio di Livemmo.

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