il 2006 col Distretto Asl di Valle Sabbia

Una sperimentazione dedicata all’Alta Valle per sopperire alla mancanza di pediatri, una nuova sede del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti del Lavoro (Psal) a Vobarno, un nuovo “assetto” per la gestione dei Consultori che va “a gonfie vele”, una sede operativa anche a Nozza per il Servizio di veterinaria e un nuovo “screening” che sta coinvolgendo nella prevenzione 16 mila valsabbini.

“Il 2006 � stato un anno durante il quale l’Asl ha prestato particolare attenzione alla realt� valsabbina � ha affermato il direttore generale Carmelo Scarcella -, garantendo una serie di servizi che in questo modo vanno potenziandosi”.
Vediamo quali, esminando le novot� una alla volta.

D’intesa con la Regione Lombardia e anche per le realt� che presentano analoghe difficolt� come l’Alto Garda e l’Alta Valle Trompia, da poco pi� di un mese in via sperimentale, sono stati attivati a Nozza e a Bagolino due ambulatori specialistici di pediatria con l’intenzione di fare attivit� di prevenzione e di supporto ai medici di medicina generale che, in mancanza di pediatri, hanno dovuto assumersi l’incarico di occuparsi anche di pazienti in et� pediatrica.
In Valsabbia sono 1.035 i bambini da 0 a 6 anni che non vengono seguiti dal pediatra “della mutua” perch� di fatto non esiste, mentre sarebbe obbligatorio; da 6 a 14 anni rivolgersi al pediatra diventa invece facoltativo.

Sempre all’interno della sperimentazione che andr� avanti per almeno un anno e che viene dedicata ai pi� piccini, � previsto un servizio di teleconsulto pediatrico al quale possono rivolgersi i medici di medicina generale che, dall’altro capo del “filo”, in caso di bisogno avranno a disposizione la competenza dei medici del Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale dei Bambini di Brescia, in orari diversi da quelli previsti per la Guardia medica cio� dalle 8 alle 20 nei giorni festivi, dalle 8 alle 10 nei prefestivi.

Con l’intenzione di “portare il servizio dove maggiormente serve”, da Sal� � stato trasferito a Vobarno lo Psal, con i medici del lavoro che in questo modo saranno pi� pronti ad intervenire dov’� pi� alta la concentrazione di aziende.

Per lo stesso motivo a Nozza l’Asl ospiter� una delle tre sedi operative che nell’area orientale della nostra provincia si occupano del Distretto veterinario (la sede distrettuale � stata trasferita a Lonato).

Altra realt� valsabbina che sta dimostrando di funzionare bene � il Consultorio familiare del quale si sta occupando la Cooperativa Area che ha potenziato il servizio aprendo una sede anche a Gavardo.
“Il trasferimento delle competenze consultoriali dall’Asl ad Area � ha detto Scarcella -, � stato reso possibile dalle scelte in merito scaturite a livello di Comunit� montana. Opzioni che si sono rivelate oltremodo positive, confermano la bont� dell’idea di lasciar spazio ad espressioni della comunit� locale per la gestione di servizi delicati come quello del Consultorio”.

Ultima, non certo per importanza, la decisione di affiancare allo screening per il tumore della mammella avviato da tempo quello per la prevenzione del tumore all’intestino: i soggetti considerati a rischio in Valle Sabbia, maschi e femmine dai 50 ai 69 anni, sono circa 16mila.
A luglio sono stati invitati a fare il test per escludere la perniciosa patologia i soggetti a rischio di Gavardo, a settembre quelli di Villanuova, a ottobre quelli di Vallio e di Muscoline.

Gli inviti stanno ora risalendo controcorrente il Chiese ed i suoi affluenti: “Un test semplice, indolore e da eseguire a casa propria - fanno sapere all’Asl -. Solo chi dovesse risultare positivo avr� bisogno di ulteriori accertamenti.

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