Riapre la stagione anche su un tratto del Chiese

Oggi, domenica 24 febbraio, a partire da «un’ora prima del sorgere del sole» si torna a pescare nelle acque di tipo B. Si annuncia un’apertura in grande stile, per una serie di ragioni contingenti: innanzitutto per la prima volta, dopo alcuni anni, non vi saranno limiti alla circolazione dei veicoli, limiti che coincidevano sempre con l’ultima domenica di febbraio e che permettevano, di fatto, solo ai residenti delle tre valli di godere dell’apertura; inoltre non ci sono ghiaccio o neve a rendere difficoltoso l’accesso alle acque. Infine il livello delle acque è sufficiente per assicurare la buona distribuzione del pesce.
Sono 35mila i pescatori in provincia di Brescia potenzialmente pronti al primo appuntamento della stagione. A questi si aggiungeranno gli «ospiti» provenienti da Milano, Bergamo, Cremona e Mantova. Secondo una previsione della Fipsas di Brescia si pensa a non meno di 10mila pescatori, molti dei quali accompagnati dai familiari. La valle che avrà il maggiore impatto sarà la Valcamonica. Di trote ve ne sono a sufficienza per accontentare tutti. Le semine di fario 22/25 dell’assessorato alla Pesca della Provincia, compiute nel periodo dicembre 2007-febbraio 2008, sono state di 8 tonnellate 840 kg, così distribuite: Valcamonica in C1 kg 900, altrettanti in C2, kg 1.650 in C3, kg 1.690 in C4. Valtrompia 1.320 kg: Valsabbia kg. 2.030; Alto Garda kg 350.
Il Sauro Benvenuti responsabile dell’Ufficio pesca della Provincia lancia un appello ai pescatori: «Pescate secondo le regole e soprattutto non superate mai il numero dei capi consentiti, che ricordo, è di sei capi complessivi di salmonidi, con il limite tassativo di 1 capo di trota marmorata, 2 capi di temolo. Ricordo anche che il limite giornaliero per il luccio è di due capi e che non si possono superare i 5 kg complessivi di pesce (salmonidi compresi). Il limite dei 5 kg può essere superato in caso di cattura di un ultimo esemplare di grosse dimensioni».
Alle semine della Provincia seguiranno, nel corso dell’anno, quelle della Fipsas. Le prossime sono in programma nel Naviglio bresciano (300 kg), nella Roggia Girelli (75), nella Santa Giovanna (75), nel Naviglio Isorella (200). Enrico Bonzio, presidente Fipsas provinciale, raccomanda «di rispettare il prossimo, lasciando il posto di pesca pulito». Un saluto e un «in bocca al lupo» anche dall’assessore provinciale pesca Alessandro Sala. Un ultima nota: sono assimilati alle acque di tipo B un tratto di fiume Chiese tra i Comuni di Vobarno e Gavardo e il lago di Valvestino nei Comuni di Gargnano e Valvestino. Anche qui l’apertura è un’ora prima dell’alba.

pumi  dal Giornale di Brescia

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