Ettore Castiglioni, alpinista e antifascista

Alla presenza dei registi Andrea Azzetti e Federico Massa, si è svolta una conferenza e la prima proiezione di alcuni estratti del documentario che racconta la vita del famoso alpinista e scrittore attraverso le sue imprese alpinistiche, gli anni della seconda guerra mondiale, il suo antifascismo, fino alla sua morte avvenuta in circostanze tragiche.

La figura di Ettore Castiglioni viene narrata attraverso i suoi diari, le memorie di chi ha incrociato la sua strada in vita e nei ricordi del nipote.
Dal punto di vista alpinistico va ricordata l’importanza di Castiglioni nell’aver aperto numerose vie e aver scritto per il Cai numerose guide, il che fa di lui uno dei più importanti alpinisti italiani di sempre.

Nel documentario viene raccontata anche la fase successiva all’armistizio del 1943 durante la quale si ritira a Ollomont, dopo essere stato istruttore nella scuola Alpina di Aosta,  dove contribuirà ad aiutare numerose famiglie di ebrei a varcare il confine elvetico.

Va segnalato che dalla ricerca effettuata dai registi e dallo sceneggiatore parrebbe verosimile che anche Luigi Einaudi sia stato tra le persone aiutate da Ettore Castiglioni ad approdare in Svizzera.

Gli autori hanno poi cercato di dare una spiegazione al mistero della morte di Ettore che avvenne il 12 marzo del 1944 per assideramento in Valmalenco.

Un quadro il più possibile esaustivo su di un uomo che attraverso il rapporto con la montagna ha saputo trovare sé stesso e ha contribuito a scrivere un pezzo di storia per tante persone che ha aiutato sopravvivere in un periodo storico così tragico.

Il Cineforum dedicato alla montagna promosso dal Cai di Gavardo proseguirà per altri tre venerdì: il 3 febbraio “Messner – Il film”; il 10 “Everest”; il 17 “Oltre la cima”. Tutte le proiezioni si terranno presso l’auditorium “Cecilia Zane” alle 20.30.

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