10 Dicembre 2016, 06.00
Bagolino
Incendio

Domate le fiamme al Maniva

di Val.

Due elicotteri e gli uomini a terra hanno avuto ragione delle fiamme che hanno bruciato ettari di terreno verso il passo Dasdana. Nessun problema nel demanio sciistico, dove per "sparare" neve si attendono le basse temperature. Fiamme anche sul Pizzoccolo

 
Le fiamme hanno iniziato ad aggredire la montagna nella tarda serata di giovedì, più o meno a metà della linea immaginaria che collega il rifugio Bonardi a San Colombano, poi hanno cominciato a risalire la china in direzione di Passo Dasdana.

All’alba di ieri la scena, soprattutto a guardare dalla Valle Sabbia, era da girone dantesco: con una gigantesca nuvola che sovrastava il Dosso dei Galli e si sviluppava in quota proseguendo in direzione del Lago d’Idro, rossa se osservata da certe angolature.

L’area del Maniva per tutta la mattinata si è ritrovata avvolta nel fumo, mentre le fiamme, sospinte dal vento sono arrivate a lambire la località casermone, nei pressi del Passo Dasdana, bruciando diversi ettari di sterpaglie senza però mai riuscire ad oltrepassare la provinciale 345 detta “delle tre valli”, quindi senza mai impensierire il demanio sciistico del Maniva, in particolare lo Chalet Dasdana, che si è trovato ad un chilometro in linea d’aria dal fronte fiamme.

Sulla zona fin dal mattino hanno operarto un paio di elicotteri
antincendio arrivati dalla base di Curno, che si sono dati il cambio alimentando la “benna” nel laghetto realizzato da Manivaski nei pressi del Bonardi. Intanto a terra operavano le squadre dell’antincendio boschivo e della protezione civile.

Già nel primo pomeriggio la situazione era nettamente migliorata: persistevano ancora alcuni focolai tenuti sotto controllo dagli uomini a terra intenti nelle operazioni di bonifica.
L’ultimo volo di elicottero intorno alle 15.

Non è nota l’origine delle fiamme: l’erba secca ed il terreno asciutto certo non sono rimasti vittime dell’autocombustione.
Non essendo state interessate ampie zone boschive difficilmente le fiamme potranno riprendere il sopravvento.
Certo se ci fosse la neve si potrebbe esserne più sicuri.

In attesa di precipitazioni, gli addetti di Manivaski sono pronti ad approfittare di un calo nelle temperature per innevare le piste: «Quest’anno abbiamo acquistato sei nuovi cannoni.
In condizioni ottimali, cioè con la temperatura a meno 8 e l’umidità al 20% in 48 ore siamo in grado di innevare completamente i campi scuola ed anche la pista servita dalla seggiovia Persec a quattro posti».

Le fiamme ieri pomeriggio hanno interessato anche un’area non particolarmente estesa del Monte Pizzoccolo.
Anche qui l’intervento di un paio di elicotteri, mentre da terra si sono dati da fare i Volontari del Garda e quelli dell’antincendio boschivo di Gargnano.

L’incendio parrebbe domato: in questo caso c’è però il timore che le fiamme possano riprendere la sua opera distruttiva e le squadre hanno già programmato per questa mattina una serie di sopralluoghi di verifica.

.in foto: l'incendio visto dal Monte Ario; al mattino dalla Valle Sabbia; al Maniva.




Commenti:
ID70156 - 10/12/2016 13:54:18 - (Giacomino) - Era meglio

non averlo appiccato.

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