A pesca di materassi nel Degnone

Ci è sembrata una cosa alquanto strana, vedere a Vestone tre persone impegnate con una certa dose di sforzo a pescare un materasso nel Degnone.
Così prima abbiamo fotografato la scena, poi abbiamo chiesto cosa stesse succedendo.

Ma andiamo con ordine.

La segnalazione è di questa mattina: due vecchi materassi che facevano brutta mostra di sè nelle acque del Degnone.
Uno si era fermato ancora praticamente asciutto ed appoggiato su un sasso a monte della piazza antistante la parrocchiale, probabilmente proprio sotto al terrazzo da dove era stato gettato notettempo.

L'altro aveva invece percorso un tratto di torrente Degnone ed era sbucato a valle della piazza, fermandosi in un vortice d'acqua, dal quale sembrava irremovibile. 

Nel primo caso gli operai del Comuni non hanno faticato a recuperare l'ingombro e a caricarlo sul camioncino pronto per la discarica, nel secondo qualche inconveniente tecnico si è avverato: risultava infatti piuttosto disagevole ed anche rischioso scendere nel torrente ed attraversarlo coi piedi nell'acqua, su quelle pietre viscide.

Pensa e ripensa ecco lo stratagemma utilizzato: ricorrendo a dei robusti ganci chiesti in prestito al macellaio del paese, e ad una altrettanto solida corda, il materasso è stato dunque letteralmente "pescato" e non senza fatica issato a bordo strada.

Così inzuppato d'acqua, però, pesava qualche decina di chili.
Ecco allora che a dare manforte ai suoi operai è dovuto intervenire in priima persona anche il sindaco Gianni Zambelli, che li aveva interpellati per fare il lavoro.

Scherzi a parte: possibile che anora oggi ci sia chi immagina di disfarsi di due vecchi materassi buttandoli così, nel fiume?
Lo sappiamo tutti che ci sono le isole ecologiche, gratis. 
La speranza è che a questo signore, visto che non dovrebbe essere difficile individuarlo, qualcuno, magari un vigile, andasse a spiegare come si fa.

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