"She Made A Difference", premiate le donne leader

Venerdì sera, all’Auditorium San Barnaba, nei pressi di Corso Magenta a Brescia, dalle 19 si è tenuta la nona edizione dell’evento “She Made A Difference”, con l’Associazione locale EWMD di Brescia.

Durante la serata sono state premiate alcune donne che hanno saputo distinguersi, che hanno fatto la differenza, e che continueranno, con il loro lavoro e il loro impegno, a tentare di stravolgere questa mentalità, che molte volte si è dimostrata ancora non pronta di accogliere e soprattutto proteggere le donne.

Il premio a livello nazionale è stato assegnato a Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice televisiva, che ogni settimana su Rai 3 affronta temi importantissimi per il Paese, dalla salute all’economia, dalla giustizia all’inefficienza dei servizi pubblici e della burocrazia, svelando spesso tutte le lacune del sistema italiano. La giornalista, impossibilitata per ragioni di lavoro ad essere presente, si è collegata in videoconferenza.

E tra le vincitrici della nostra provincia, che ogni giorno si distinguono non solo come donne ma come professioniste votate al cambiamento, anche Piera Stretti.
Nella Giornata contro la violenza sulle donne, al di là del premio che meritatamente ha recevuto, non possiamo fare altro che riflettere ulteriormente sulla sua missione.
Piera è infatti la presidente di Casa delle Donne Onlus, il centro antiviolenza che dal 1989 è punto di riferimento sul territorio bresciano per le donne che subiscono violenza di genere: violentate, maltrattate, ferite, perché donne.

Una casa vera e propria, in via San Faustino, da oltre vent’anni accoglie donne, italiane e non, che fuggono, spesso con i loro figli, alla ricerca di protezione: le volontarie e le operatrici professioniste del centro antiviolenza sono pronte all’ascolto, all’accoglienza e all’assistenza, psicologica e legale.
La prima fase infatti consiste proprio nell’ascolto, in molti casi prima telefonico, per poi passare all’accoglienza, tramite colloqui in cui si valuta il da farsi: avvocati, psicologhe e consulenti offrono la loro competenza per cercare di arrivare a una soluzione sicura per le donne e spesso anche per i suoi figli, nonostante poi la soluzione vera e propria si avrà solo in campo giudiziario.

Le donne che riescono a rivolgersi a un centro antiviolenza fanno un passo incredibile, verso il ritorno alla dignità, al rispetto, alla vita, ma serve un cambiamento culturale per rimuovere tutti i retaggi che ancora ci circondano.

E in attesa del cambiamento, in cui i rapporti tra i sessi saranno basati sul rispetto e sull’uguaglianza, non solo quando c’è amore ma soprattutto quando non c’è più ed è il momento di lasciare l’altro libero, godiamoci questa serata, per raccogliere ciò che è stato fatto, e per capire quanto ancora si può fare.

Con Piera Stretti sono state premiate anche altre due  “Donne Leader bresciane”: Pia Cittadini, e Anna Giorgi; e una “Giovane Promessa”, Serena Bonomi, a cui è stato assegnato il Premio Primavera: donna under 30 che ha già espresso le sue potenzialità di crescita ma che, vista l’età, non ha ancora raggiunto importanti obiettivi di realizzazione professionale.