Donne e mercato del lavoro

La Provincia di Brescia ha evidenziato che la condizione femminile nel mercato del lavoro bresciano è sempre stata caratterizzata da un certo svantaggio rispetto alla condizione maschile.

Negli anni ’70 la forza lavoro femminile era considerata una forza lavoro debole, nel corso degli anni ’90, è cresciuta la cosiddetta tendenza alla femminilizzazione dell’occupazione, ma gli anni della crisi evidenziano un numero sempre più crescente di donne disoccupate che si rivolgono ai Centri per l’Impiego provinciali.

Tra le persone disoccupate che si rivolgono ai Centri per l’Impiego provinciali le donne rappresentano più del 50%.

A questo quadro si aggiungono: la percezione (da parte di alcuni datori di lavoro) dei diritti legati alla maternità come un onere; la difficoltà di una conciliazione tra tempi di vita familiare e tempi di lavoro (es. la mancata concessione del part time o di una gestione flessibile degli orari) e questioni come la ricollocazione delle lavoratrici al rientro dalla maternità.

Il pieno riconoscimento dei diritti della donna nel mondo del lavoro è un percorso non ancora pienamente compiuto che rende necessario un ulteriore sforzo da parte delle istituzioni e dei comuni cittadini per promuovere una cultura diversa.

Il rischio è che la crisi economica o le difficoltà contingenti diventino degli alibi per giustificare forme sottili di discriminazione che hanno ricadute negative sull’intera società rendendola meno inclusiva e meno “civile”.