«Un futuro senza atomiche» adesione vobarnese

Significativo traguardo quello raggiunto dai promotori vobarnesi della campagna “Un futuro senza atomiche”, finalizzata alla raccolta delle firme necessarie (almeno 50.000) per presentare in Parlamento una proposta di legge d’iniziativa popolare per la messa al bando delle testate nucleari dal territorio italiano.
Durante la seduta del 4 febbraio scorso, infatti, il Consiglio Comunale di Vobarno ha deliberato la sua formale adesione alla campagna “Un futuro senza armi atomiche”, facendosi promotore di tale iniziativa nel territorio comunale.

Per onor di cronaca, l’aggiunta del sostantivo “armi”, non incluso nel titolo originale della campagna, è stata dettata dalla solerzia degli amministratori vobarnesi, che forse temevano di poter incorrere in fraintendimenti fra nucleare civile e militare.
Scorrendo i quattro punti della delibera si può leggere, oltre all’adesione e all’impegno di promozione della campagna predetti, anche l’invito a consiglieri, presidenti di commissione, sindaco ed assessori ad aderire alla campagna e sostenerla, attraverso la sua pubblicizzazione e l’attività di autenticazione delle firme.

Il Consiglio si pone inoltre i ben più ambiziosi obiettivi di impegnare il Sindaco a sollecitare il Governo a dichiarare l’Italia “Paese libero da armi nucleari” e di invitare i Parlamentari locali eletti al Parlamento italiano ed europeo ad impegnarsi anch’essi in tal senso. La campagna sta ottenendo, a livello nazionale, dei buoni risultati sia a livello di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che di sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo al tema attraverso incontri, mostre, convegni…
Anche nella nostra Valle qualcosa si sta muovendo: oltre a Vobarno, anche in altri Comuni, tra cui Roé Volciano e Gavardo, è possibile firmare, fino a fine febbraio, la proposta di legge presso gli uffici dell’anagrafe comunale.

Piccola nota auto-celebrativa: il 14 dicembre pubblicavamo sul nostro giornale on line un articolo in cui si parlava appunto della campagna “Un futuro senza atomiche”, con riferimento in particolare alle attività promosse dal comitato di Vobarno. Un attento lettore di Idro, evidentemente interessato al tema, ci ha inviato una e-mail chiedendoci com’era possibile contattare i promotori dell’iniziativa a Vobarno, per cercare di esportarla anche in alta Valle.
Richiesta esaudita e contatti presi: oggi a Idro alcuni cittadini, insieme alla cooperativa “Sentieri di Solidarietà”, si stanno muovendo per organizzare banchetti di raccolta firme e inziative collaterali grazie al sostegno degli amici vobarnesi.

Chi fosse interessato, può prendere contatto con il comitato di Vobarno, nella fattispecie con i due referenti: la signora Donata Brida (cel. 3392509079) e il signor Mauro Gozza (cel. 380 6834238)
Chi volesse avere ulteriori informazioni sul tema può consultare il sito www.unfuturosenzatomiche.org, dov’è possibile scaricare anche il testo integrale della proposta di legge, o rileggersi l’articolo del nostro giornale on line, cercandolo nel sito con parole chiave “atomiche” o “futuro senza atomiche” (è datato 14/12/2007).

Alfredo Cadenelli

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche